Spiazzati. Chi piรน, chi meno. Venerdรฌ pomeriggio ci poteva stare, ma il lungo silenzio che ha fatto seguito alle notizie relative alla cessione di Vdm da parte di ThyssenKrupp, la dice lunga.
La vendita Lโazienda tedesca Vdm, proprio come la ternana Ast, era tornata sotto il controllo di ThyssenKrupp, lโanno scorso, nellโambito dellโoperazione di cessione di Inoxum alla finlandese Outukumpu. ThyssenKrupp, peraltro, aveva sempre detto โ e nella laconica nota con la quale ha ufficializzato la cessione lo ha ovviamente ricordato โ che non aveva nessuna intenzione di conservare le due societร nel medio e lungo periodo.
Politica poco chiara Le Rsu di Tk-Ast, nella giornata di venerdรฌ, ma prima che circolassero le notizie della cessione di Vdm, erano tornate a manifestare secondo le quali stanno diventando troppe ยซle tante contraddizioni, le inefficienze del sistema, soprattutto i rischi e le problematiche relativi ad ambiente e sicurezzaยป. E dicevano di considerare ยซindispensabile approfondire le politiche di approvvigionamento avviate dai responsabili che stanno mettendo in grande difficoltร le aree, rispetto a fornitura di ricambi e servizi complessivi, aggravata da tempistiche discutibili, questioni queste sicuramente non in linea con le logiche di competitivitร indicate e condiviseยป.
Le materie prime Giร , perchรฉ dentro le acciaierie si starebbe aggravando quella situazione di carenza di materie prime โ il rottame praticamente non cโรจ piรน โ indispensabili per produrre acciaio, mentre ยซnon puรฒ essere sostenibile una visione di ordini limitata al mensileยป, perchรฉ questa sarebbe la portata temporale della programmazione.
Il futuro Il combinato disposto di queste singole questioni, secondo qualcuno, fa sรฌ che โ se la cornice rappresentata dallโaccordo del 3 dicembre scorso รจ chiara e defnita โ il quadro che dentro quelloa cornice รจ contenuto cambia in continuazione e le sue tinte sono sempre piรน fosche. Ma nessuno pare intenzionato a fare chiarezza.