Sisma, allevamenti: «Pronti a ricostruire»

Umbria, l’assessore regionale Cecchini ha incontrato allevatori e agricoltori a Norcia e Cascia: «Conclusa la fase di emergenza»

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La fase di emergenza, per l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini, «si può considerare conclusa. Ora guardiamo alla ricostruzione per tornare al più presto alla piena attività e alla ripartenza del settore agricolo e zootecnico di questa parte dell’Umbria». L’assessore Cecchini mercoledì ha incontrato, a Norcia e a Cascia, gli agricoltori e gli allevatori delle zone colpite dal sisma. Presenti anche Alfiero Moretti, dirigente regionale della Protezione Civile, e Ciro Becchetti, direttore regionale all’agricoltura.

I pagamenti «Sono praticamente ultimati gli interventi che in questa fase hanno riguardato prevalentemente le aziende zootecniche per assicurare ricoveri temporanei per gli animali e sistemazioni abitative agli allevatori così da consentire la continuità produttiva», ha spiegato l’assessore. «I Decreti emanati dal Governo ci hanno permesso di dare in tempi brevi risposte efficaci. In particolare sono stati anticipati, prima della scadenza, i pagamenti della Pac per le misure a superficie e benessere animale. Sono inoltre in pagamento i fondi relativi all’aiuto straordinario a capo per la zootecnia per circa 9 milioni di euro, di cui circa 3 milioni e 600 a carico del bilancio regionale. A seguito del terremoto, da qui al 2020, il Governo si farà carico della parte di cofinanziamento regionale del Psr per circa 120 milioni di euro su circa 150 milioni complessivi, consentendo così alla Regione di liberare risorse da destinare ad altre politiche a vantaggio di tutti i cittadini».

Ricostruzione Entrando nel merito dei provvedimenti relativi alla ricostruzione e alle delocalizzazioni delle attività produttive, Moretti ha evidenziato che «i provvedimenti ci sono e sono efficaci e che verrà aperto nei prossimi giorni, a Norcia, uno sportello informativo a cui sarà possibile rivolgersi per qualsiasi delucidazione». Relativamente all’erogazione dei contributi Moretti ha poi annunciato che «è stato pubblicato l’elenco delle prime 10 banche che hanno sottoscritto la convenzione Abi e che nel sito della Protezione Civile si sta mettendo a punto la piattaforma per il calcolo dei contributi». Nel corso della riunione è stato inoltre fornito il quadro della situazione al 27 marzo 2017. Le aziende zootecniche con almeno una stalla inagibile sono 116, di cui 20 a causa del primo sisma – 24 agosto 2016 -, e 96 a causa del secondo – 30 ottobre -; per sette aziende è stata trovata, nell’immediato dopo-sisma, una sistemazione alternativa presso altre strutture rimaste agibili in località Piediripa, Tragna, Frascaro, San Marco.

Abitazioni allevatori Relativamente alle abitazioni degli allevatori, la situazione delle inagibilità è stata risolta grazie alla possibilità, per gli interessati, di optare per tre differenti soluzioni: il contributo per autonoma sistemazione, la sistemazione presso le soluzioni abitative di emergenza e la sistemazione in azienda con moduli abitativi provvisori (MaPre). In particolare le abitazioni degli allevatori risultate inagibili sono state 21 a seguito del primo sisma (di cui 7 risolte con il contributo per autonoma sistemazione, 1 con soluzione abitativa in emergenza e 13 con moduli abitativi provvisori MaPre) e 91 a seguito al sisma del 30 ottobre (di cui 40 risolte con il contributo per autonoma sistemazione, 6 con soluzione abitativa in emergenza e 45 con moduli abitativi provvisori MaPre).

Moduli zootecnici Relativamente ai moduli zootecnici si prevede di completare entro il prossimo mese tutte le installazioni. Attualmente l’85% dei moduli, su un totale di 142, sono terminati e consegnati o sono in fase di montaggio. A questi si aggiungono sette aziende per le quali sono state trovate sistemazioni alternative presso altre strutture rimaste agibili e altre 4 per le quali interviene la Caritas. Per quanto riguarda i 75 moduli deposito/fienile, si è conclusa la gara di acquisto e, a breve, una volta concluse le pratiche amministrative, si provvederà al montaggio. Infine per quanto riguarda Castelluccio, al fine di agevolare e garantire l’attività agricola nella piana si stanno completando tre tunnel/deposito collettivi per il ricovero delle sementi e delle altre attrezzature necessarie.

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