di S.F.
Empoli alle corde per almeno – tra primo e secondo tempo – quaranta minuti, una buona qualità di palleggio nella frazione iniziale e, in generale, un debutto con molte luci e poche ombre per l’esuberante’ di Sandro Pochesci. Ed ecco che la sorpresa ‘invocata’ dal tecnico romano alla vigilia del match si è materializzata: i rossoverdi iniziano con il piede giusto il campionato 2017-2018 e, in un confronto con molto attacco e difese rivedibili, ottengono con merito il primo punto della stagione. È ancora calcio d’agosto ed è presto per delineare un quadro chiaro sulle ‘Fere’, per ora tuttavia si registrano diverse note positive.

La scelta di Valjent Niente Ferretti e fiducia – al di là della pretattica pre gara del trainer laziale – a Valjent da terzino destro per garantire una copertura più corposa su Pasqual (non bene l’ex Fiorentina). E lo slovacco non ha deluso, seppur – giocoforza – non avendo la stessa verve offensiva dell’ex Cremonese nell’attaccare la fascia: match in controllo senza sbavature di rilievo, in una posizione dove è solitamente impiegato in nazionale ma che il classe ’95 non predilige. Molte più discese da parte di Favalli sull’out opposto nel 4-3-1-2 rossoverde, spesso supportato da Varone (al solito molto alto sui portatori di palla rivali, da sistemare la fase di ripiego) e Tiscione su quel lato.

LA GARA: PANICO EMPOLI IN AVVIO
Palleggio e rapidità La Ternana a firma Pochesci ha iniziato come il tecnico voleva, con un costante pressing nella metà campo azzurra e tentativi nel far muovere la difesa dell’Empoli in attesa di trovare il varco giusto: nei primi venti minuti l’undici di Vivarini è andato in apnea nel cercare di ‘rompere’ il muro rossoverde, riuscendoci – il lato negativo, ogni qualvolta gli ospiti avevano successo c’erano ampi spazi a disposizione e superiorità numerica – in un paio di occasioni. Per il resto buon fraseggio, un Tiscione scatenato nel breve e un Finotto molto abile nella protezione palla e negli inserimenti in area: splendida l’azione – con assist di Varone – che ha portato al momentaneo vantaggio. Poi una mancata copertura su Krunić (in ritardo il numero 8), abbinata all’esecuzione del serbo, ha consentito all’Empoli di pareggiare. Incolpevole Plizzari, bravo poi su Zajc, Caputo e Castagnetti. ‘Fumoso’ Albadoro, sul quale persiste l’interesse della Juve Stabia.

SANDRO POCHESCI E VINCENZO VIVARINI NEL POST GARA
I ‘buchi’ Pochesci – con un po’ d’enfasi – è stato chiaro: «La mia Ternana deve attaccare, non li abituo alla fase difensiva». E si vede, perché senza strafare l’Empoli ha avuto comunque le sue ottime occasioni per far male alla retroguardia rossoverde: diversi i contropiedi, con ‘buchi’ nella zona centrale del campo, concessi agli azzurri. Fortunatamente per le ‘Fere’ mal gestiti da Caputo e compagni. Nel finale è stata invece la traversa a salvare Paolucci (buona la sua prova, sia sotto l’aspetto fisico che tecnico, oltre la sufficienza anche il ‘motorino’ Angiulli) e compagni dalla beffa sul tocco di Luperto. Una Ternana dal doppio volto: briosa, veloce e incisiva nella parte iniziale dei due tempi, ‘controllata’ – Pochesci ha deciso di passare al 3-5-2 nel quarto d’ora conclusivo – nelle fasi finali. Bene così per ora: tante conclusioni, buon ritmo e una risposta di gruppo necessaria dopo la deludente eliminazione dalla ‘Tim Cup’. All’Arechi caccia alle conferme, magari con un Defendi e una nuova punta in più.

Bene il pubblico: su gli abbonati, deludente numero complessivo I rossoverdi e Pochesci – prima esultanza in campionato con inginocchiamento verso i distinti ‘A’ – hanno messo in evidenza l’apporto dei supporter di fede rossoverde. Un bel tifo – non è accaduto spesso nell’ultimo biennio, anzi – sia in curva nord che alla ‘est-Viciani’ (nota stonata sul minuto di silenzio per le vittime di Ischia) e applausi al triplice fischio nei confronti della truppa del romano. Via Aleardi nell’occasione ha ufficializzato il numero degli abbonati: 1847 (400 in più rispetto al 2016-2017, +24.20%, il dato più alto dal 2014), mentre i paganti che hanno assistito al debutto casalingo sono stati 2689. Per un totale di poco di 4536, cifra deludente se confrontata con quella degli anni passati. Si tratta infatti del dato più basso dal ritorno in serie B per quel che concerne la ‘prima’ nell’impianto amico: furono oltre 5500 con il Pisa (2016), 4988 con il Cagliari (2015), 5960 con il Pescara (2014), 6172 con il Carpi (2013) e 6142 con il Cesena (2012, ma l’esordio ci fu in campo neutro a Gubbio). Escluse dal conteggio le altre tipologie d’ingresso.

PARLANO MATTIA FINOTTO E DANIELE GASPARETTO, VIDEO
Testa vincente con rammarico Una convincente prestazione per il numero 10 della Ternana. Al di là della realizzazione, il 24enne di Valdobbiadene si è mosso molto bene nella difesa toscana e a livello fisico ha retto il confronto con i centrali di Vivarini. Molta intensità e pochi momenti di pausa per lui, utilizzato anche da esterno nel 4-3-3: «C’è un po’ di rammarico – ha spiegato nel post-gara – perché ho avuto l’occasione per il 2-0 dopo il vantaggio, l’ho colpita bene e Provedel l’ha appena toccata: se andavamo sul 2-0 sarebbe stato più facile portarla a casa. Di positivo c’è che la Ternana ha giocato alla pari con l’Empoli, una squadra che l’anno scorso era in serie A. Ora pensiamo a Salerno». E a proposito dei nuovi acquisti, più che sufficiente anche Luca Tremolada: il trequartista milanese, impiegato in alcuni frangenti da seconda punta, ha subito creato grattacapi alla difesa empolese. La maglia da titolare lo attende.

Pericolo aereo e tocchi rischiosi Gasparetto ha ‘rischiato’ in un paio di circostanze- entrambe da calcio d’angolo – di esordire in rossoverde con tanto di marcatura. Per l’ex Spal anche un paio di errori di natura tecnica in uscita dalla difesa con palla consegnata agli avversari, per il resto un match ordinato: «Una partita con molte occasioni da gol e da parte nostra è stata ottima, ci siamo tutti aiutati con sacrificio. Un punto – ha sottolineato – importante: se riusciremo ad aver sempre questa intensità e spirito di gruppo, ci toglieremo delle soddisfazioni importanti. Un plauso al pubblico, dobbiamo riuscire a trascinarlo. Per quel che concerne la trattativa, Mirco Antenucci mi ha parlato benissimo della piazza e mi ha consigliato di venire». Lunedì 4 si riparte dalla Salernitana di Alberto Bollini. Ora palla al ds Luca Evangelisti – nel mirino restano Marilungo e Sforzini, in uscita dalla Viterbese, ai laziali interessa Leonardo Taurino – per il completamento dell’organico. L’ultimo rumour riguarda – a darne notizia il portale alfredopedulla.com, che parla anche di un Canalicchio destinato al Milan – l’interessamento per Jacopo Manconi del Novara, ‘Under’ d’attacco proveniente dall’esperienza in B al Trapani.