«Per la prima volta in Umbria il mondo dei rifiuti e quello dell’industria parlano il linguaggio comune dell’economia circolare e danno voce alle tante e poco conosciute buone pratiche, sia nell’ambito della raccolta e gestione rifiuti che in quello industriale, affinché ciò che è scarto per un settore possa diventare materia prima altrove». Era l’obiettivo posto da Legambiente con il primo ‘Ecoforum sull’economica circolare dei rifiuti’.

Il panel Il confronto ha chiamato in causa la Regione, l’Auri, l’Università di Perugia, l’Enea e Sviluppumbria, ma anche l’Arpa e le imprese, come la Cartiera di Trevi, l’Asm di terni e la ThyssenKrupp Ast. Importante il contributo della scuola: con i ragazzi del corso di chimica dell’ITT Allievi San Gallo di Terni che hanno esposto, attraverso alcuni laboratori didattici, il mondo delle nuove professioni ‘green’ legate al mondo della tutela ambientale, della chimica verde e della bioeconomia.
Le istituzioni L’assessore regionale Fernanda Cecchini e il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, ciascuno per la sua parte, si sono detti pronti a «raccogliere una sfida importante, perché il tema in discussione è decisivo. Siamo riusciti ad attivare la raccolta rifiuti porta a porta e abbiamo la forza per programmare e poi mettere in pratica le idee, mettendo a disposizione strumenti e risorse».

Asm Paolo Ricci, recentemente nominato presidente di Asm, ha ricordato che «Terni è da considerare al momento come una delle città sopra 100 mila abitanti in Italia, più virtuose in fatto di raccolta differenziata. Ad ottobre 2017 i dati ufficiali ci dicono che la percentuale della raccolta è oltre il 75%, esattamente come negli altri sette Comuni gestiti, con punte vicino all’80% a Otricoli , Montefranco e Ferentillo. Ma tutti i nostri Comuni del territorio dell’Auri 4 sono tra i più virtuosi d’Italia e certamente questo grazie ad un importante lavoro realizzato dalla nostra azienda e dalla Cosp Tecno Service. Noi siamo ogni giorno impegnati con oltre 170 addetti del Servizio di igiene ambientale nella raccolta differenziata, nella pulizia delle strade, nel salvaguardare il decoro del nostro ambiente, sapendo di aver già raggiunto in fatto di percentuali di raccolta quanto previsto nel 2018 dal Piano regionale dei rifiuti. Con la consapevolezza che nel 2017 conferiremo meno di 29 mila tonnellate in discarica a fronte di oltre 68 mila del 2015, un dato importantissimo per l’ambiente e soprattutto sapendo di aver dato lavoro a oltre 100 nuovi addetti, senza che sia stata aumentata la tassa sui rifiuti, anzi in alcuni Comuni, come Nami, è addirittura diminuita. Dobbiamo impegnarci ancora di più per far comprendere ad una parte ancora troppo considerevole di nostri concittadini, quanto sia necessario e utile per l’ambiente e per il futuro del nostro territorio, rispettare poche regole di comportamento per farci raggiungere mete ambientali, ancora più ragguardevoli in fatto di raccolta differenziata. Ed è quello che faremo».

Ast Tullio Camiglieri ha poi illustrato lo ‘stato dell’arte’ relativo al progetto di recupero delle scorie per il quale ThyssenKrupp Ast ha lanciato un bando internazionale: «Siamo ormai alla stretta finale – ha ribadito – e tra qualche settimana saremo in grado di rendere noto il nome dell’azienda – sono due, come noto, le concorrenti: TAPOJÄRVI Oy (Finlandia) ed HARSCO Metals & Minerals France (Francia) – alla quale sarà affidato il compito di presentare il progetto definitivo e dargli poi attuazione».