Inedita presentazione ‘a tappe’ per tre dei nuovi acquisti di questo spumeggiante mercato invernale del Perugia: il centrocampista Gustafson (prestito dal Torino), il terzino di fascia Nura (prestito dalla Roma), il difensore Gonzalez (prestito dal Verona).
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Gustafson: «Dove manca qualità mettiamo quantità » «Ho giocato appena dieci minuti (contro il Pescara, nel finale, al posto di Kouan; ndr) però mi sono bastati per capire che la serie B è dura – dice il centrocampista svedese – poi devo ancora rendermi conto, visto che sono arrivato appena due giorni prima di quella partita. In questo campionato ci sono giocatori con qualità rispetto alla serie A, soprattutto nel Perugia, che è una squadra che tenta sempre di giocare. Poi, dopo, dove non arriva la qualità si mette la quantità . Per quanto mi riguarda, penso di dover migliorare nella fase senza possesso palla. Diciamo che preferisco giocare con la palla, ma devo impegnarmi anche in altre fasi di gioco. Credo di essere una mezzala anche se ho giocato anche da mediano».
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Nura: «Maicon? Fatemi giocare e vediamo» Sorridente e simpatico, Abdullahi Nura cattura subito l’attenzione con il suo modo di fare sbarazzino: «Sono contento di essere venuto qui, è una piazza molto forte, una grande piazza, me lo hanno detto tutti. Sono in forma, posso giocare, sono pronto a correre su quella fascia quando il mister vorrà . Molti dicono che somiglio a Maicon, io non so dire se sia vero, lasciatemi giocare e ve lo dico». E giù risate.
Gonzalez: «Dove manca qualità mettiamo quantità » «Ho giocato più di una volta conto il Perugia, so che tipo di piazza è – dice il difensore uruguaiano – poi la squadra è valida e credo si possono fare grandi cose. Avevo altre offerte, ma ho scelto di venire qui proprio per questi motivi. Non è comune trovare un posto del genere, mi piacerebbe tra qualche anno avere una foto mia nel museo del Perugia. Io sono pronto e volendo posso giocare. Sono a disposizione dell’allenatore e dello staff, con cui ho già lavorato e mi sono trovato benissimo. Ricordo quel derby a Perugia in cui giocai benissimo e rimasi impressionato dalla piazza e dallo stadio pieno».