
Punti e subito, non si può aspettare. Ferruccio Mariani, neo tecnico della Ternana, sa bene di essere in una posizione più che complicata: serve plasmare il gruppo secondo il suo ‘credo’, vincere, conoscere al meglio i rossoverdi e integrarsi in un ambiente cittadino – seppur, per sua stessa ammissione, avrebbe preferito rimanere in Umbria e non andare in ritiro a Milano Marittima – non troppo favorevole al momento. In tempi rapidi. Se poi il Brescia batte il Parma, la Pro Vercelli rimonta e conquista bottino pieno a Cremona, il Foggia fa sua la gara con l’Avellino e l’Ascoli – anche i marchigiani dallo svantaggio iniziale – viola il ‘Piola’ di Novara le cose non migliorano: senza il vice capitano Paolucci e con Carretta in dubbio, le ‘Fere’ sono pronte ad affrontare il Cesena nel vitale scontro diretto di domenica pomeriggio in terra romagnola. Da ultime della classe. Diretta su umbriaOn dalle 17.
CONTESTAZIONE A SUON DI DOLLARI PER STEFANO BANDECCHI

Tra i convocati non ci sono – sono gli stessi partiti per il ritiro, non ci sono variazioni – gli indisponibili Paolucci e Bleve, con Marino e Capitani ‘tagliati’ dalle rispettive liste. Niente gare ufficiali fino al termine della stagione per loro. Per il trainer di Acilia c’è il dubbio legato alla condizione di Mirko Carretta: nulla di serio il colpo al polpaccio subito venerdì nello scontro con un compagno che, salvo sorprese, non dovrebbe precluderne l’utilizzo. Specie considerando la rilevanza dell’impegno a Cesena. «Non posso stravolgere troppo», ha puntualizzato Mariani nella conferenza di presentazione. Giusto, quantomeno nel breve periodo. In sostanza? L’ex Fondi ha provato il 4-3-3 fin dalla seduta debutto in rossoverde con Defendi, Bordin e Signori in mediana, Statella e Carretta ai lati dell’unico punto di riferimento centrale: una soluzione, quella del tridente, che andrebbe giocoforza a ‘limitare’ Tremolada. Che fare, dunque? Andare subito per la propria strada o ‘accompagnare’ gradualmente la squadra nel cambiamento con un percorso più soft? Proprio per quest’ultima opzione restano sia il 4-3-1-2 che il 4-2-3-1. La certezza per ora è la difesa a quattro. Con tanto di possibile debutto di Michele Rigione, già impiegato da Mariani nella partitella di mercoledì mattina.
IL PUNTO DEL DS EVANGELISTI: «MERCATO? OBIETTIVI RAGGIUNTI. POI GIUDIZIO LO DARÀ IL CAMPO»

Mariani e il ritiro Onesto il neo trainer rossoverde nel dichiarare che «non volevo andare in ritiro». Però Evangelisti, magari anche dando un’occhiata alla situazione ambientale, gli ha ‘suggerito’ qualcos’altro: «Il ritiro – le parole del 56enne di Acilia al portare ufficiale di via della Bardesca – è stato prezioso, molto utile per conoscerci meglio e lavorare intensamente, senza distrazioni di alcun genere. Sono molto soddisfatto dell’impegno di tutti i ragazzi che hanno seguito con attenzione le mie indicazioni e quelle del mio staff: ora ci aspetta il primo impegno ufficiale e dobbiamo farci trovare pronti, è troppo importante partire con il piede giusto. Sarebbe una bella iniezione di fiducia». Previsti circa 650 supporter rossoverdi.
PARTENZA CON CONFRONTO PER FERRUCCIO MARIANI

L’avversario Il Cesena non vince da cinque giornate, sul mercato si è mossa poco – Fedele, Suagher, Emmanuello e qualche giovane – e in attacco suda assai per andare in rete. E infatti è uno scontro diretto per la salvezza: «Loro – il giudizio di Mariani – sono un avversario storicamente ostico per noi. Il Cesena è una squadra esperta che rispecchia perfettamente le qualità del proprio allenatore, sono solidi e pericolosi perché hanno giocatori non solo di gamba e che conoscono la categoria ma anche gente di qualità. Aggiungo che giocare al ‘Manuzzi’ è sempre difficile, il fattore campo conta molto anche se noi potremo contare sull’apporto dei nostri tifosi, che saranno molti, e sono certo che non faranno mancare il loro apporto ai ragazzi». I bianconeri – sistema tattico un 4-4-2 o un 4-4-1-1 – si affidano all’esperienza e all’estro dei vari Cacia, Laribi, Vita e Kupisz. C’è anche l’ex Fera Di Noia, pronto a far coppia con Schiavone a centrocampo.
DEFENDI E L’ATTACCO DAI TIFOSI: «DITECI TUTTO, MA QUESTO GRUPPO NON HA MAI GIOCATO CONTRO POCHESCI»

Mariani e debutti da tecnico in squadre senior, mai vincente La Ternana non vince a Cesena da quasi mezzo secolo – era la stagione della prima, storica promozione in serie A, 1971/1972 – e ha una striscia aperta di sedici gare di fila senza successi nel fortino romagnolo. Primo tabù da rompere. Ne esiste un secondo che coinvolge direttamente Mariani. Il tecnico laziale non ha mai vinto al debutto su una panchina di squadre senior, con uno score di tre pareggi e due sconfitte (è sempre subentrato in corsa). Si parte da un Pisa-Lucchese 1-1 del 26 febbraio 2006 (sostituì l’esonerato Antonio Toma), quindi Boca San Lazzaro-Carrarese 1-1 del 4 febbraio 2007 (ci furono le dimissioni di Corrado Orrico), Rovigo-Sansovino 3-0 del 20 gennaio 2008 (al posto di Silvano Fiorucci), Ischia-Fortis Trani 0-3 del 27 febbraio 2011 (via Giuseppe Monti) e, nell’ultima avventura extra giovanili, Fondi-Bisceglie 1-1 del 28 febbraio 2016 (come nel caso attuale prese il posto di Sandro Pochesci). Sesta occasione a Cesena.