di S.F.
Iniziare i lavori, dare una presumibile data di riapertura e poi, per via delle dimissioni del sindaco Leopoldo Di Girolamo e del successivo arrivo di Antonino Cufalo, sospendere tutto in attesa di capirci qualcosa in più rispetto alla questione fondi. Con ‘pausa di riflessione’ per fare un paio di colloqui con i dirigenti e avere l’ok per poter andare avanti: è il caso delle opere per il via libero temporaneo dell’ultimo tratto del collegamento viario ‘Gabelletta-Maratta’. Perché da qualche giorno non c’è nessuno a lavoro in strada di Casanova. E non a causa del meteo: venerdì mattina ulteriore confronto e via libera del commissario prefettizio.

INTORNO AL PONTE IN STRADA DI CASANOVA RISPUNTANO DISCARICHE E RIFIUTI PERICOLOSI
Copertura finanziaria e timori L’azione per livellare il dislivello di 36 centimetri tra i due ponti sono iniziati il 5 febbraio – le valutazioni sono risultate positive, l’obiettivo è non toccare la struttura dell’Anas ed è stato fatto un ‘riporto’ cementato – e la stima per il completamento, più volte indicata dall’ex assessore ai lavori pubblici Sandro Corradi, era di circa un mese. Era, appunto. Poi è sorto il dubbio post addio del sindaco e l’arrivo di Cufalo: tutto liscio con la copertura finanziaria o, magari, meglio fare un paio di chiamate e avere assicurazioni? È stata scelta la seconda strada. Non si può fare diversamente perché le carte in tavola sono cambiate.

In sostanza la preoccupazione dei dirigenti – non vale solo per la Gabelletta-Maratta – è legata al fatto che il Comune in questa fase sta lavorando in gestione ‘provvisoria’, senza un bilancio. Senza l’Organo straordinario di liquidazione i movimenti, giocoforza, sono ridotti e occorrono delle determine specifiche per regolarizzare gli interventi. Nel caso del collegamento viario da poco meno di 2 chilometri e 500 metri la questione è semplice: in ballo ci sono contributi regionali del fondo 2017 e, in assenza del bilancio di previsione, devono essere ‘traslati’ all’anno corrente. Non è un’operazione così veloce. Insomma, per farla breve le dimissioni di Di Girolamo hanno creato un ulteriore ostacolo a una vicenda già di per sé complicata.
L’INAUGURAZIONE DEI PRIMI DUE TRATTI, 13 FEBBRAIO 2016

La sospensione e i fondi Risultato? Lavori sospesi e tempi allungati per la riapertura. Giovedì mattina è stata interpellata la dirigente della direzione attività finanziarie per tracciare un percorso in attesa delle decisioni di Cufalo: le disponibilità economiche ci sono – un pacchetto da 1 milione di euro che, oltre alla ‘Gabelletta-Maratta’, comprende ad esempio i lavori in via Proietti Divi, la piazzetta di Gabelletta e il manto stradale di fronte agli uffici finanziari in via Bramante – e il problema del Comune, in questa fase, è capire come e in che modo poterli utilizzare. Nel più breve tempo possibile.
SANDRO CORRADI E LA PREVISIONE PRE DIMISSIONI DI DI GIROLAMO
La continuità dei lavori è stata impossibilità – di fatto – dall’atto formale di Di Girolamo. C’è tuttavia ottimismo – vale il discorso della scuola Carducci in questo caso – per il semaforo verde da Cufalo: come detto si tratta di fondi regionali e il ‘congelamento’ prolungato può portare al rischio di perderli. Cosa che ovviamente si vuol evitare. Una volta stabilito che si può proseguire, sarà necessaria una nuova determina per i capitoli di spesa aggiornati e, a quel punto, si potrà riprendere.

ANTONINO CUFALO FIRMA LA DELIBERA DEL DISSESTO FINANZIARIO DELL’ENTE
E i tempi? Al cittadino interessa una sola domanda alla fine di tutto il discorso. Quando si potrà transitare sul ponte? Bella questione. I lavori per l’asfaltatura e il posizionamento dei guard rail è tutt’altro che complicato e porta via – da qui nasce la stima di Corradi – non più di tre settimane. Ma con il dissesto di mezzo e tutti i conteggi da fare non c’è certezza se a stretto giro le opere potranno riprendere. Una cosa è sicura: i tempi si allungano. L’infinità storia della ‘Gabelletta-Maratta’ prosegue.
L’ok del commissario Venerdì dunque c’è stato un nuovo passaggio per la ‘traslazione’ dei fondi dal 2017 al 2018: Cufalo ha dato rassicurazioni e dunque si può proseguire. Ora non resta che fare tutti i passaggi tecnici del caso e, se non ci sono ulteriori novità negative, far ripartire i lavori.