di S.F.

Speravano di ātirarci suā qualcosina di meglio e il tentativo proseguirĆ con la riapertura del bando. Intanto il Comune ha aperto le buste, fatto i conteggi e sancito il deludente risultato in merito al tentativo di cessione degli arredi del teatro Verdi: giovedƬ mattina a palazzo Pierfelici ĆØ stata sancita la cessione di 83 poltroncine ā5 Terreā grazie all’offerta giunta da parte di quattro acquirenti, una donna e tre uomini.
IL BANDO PER GLI ARREDI DEL TEATRO VERDI

L’8,80% sul totale In sostanza il Comune per ora ĆØ riuscito a dar via meno del 10% rispetto al totale delle poltroncine oggetto dell’alienazione (943, prezzo a base d’asta di 20 euro). Risultato quantomeno deludente, seppur fosse difficile ipotizzare una richiesta di massa per delle poltroncine di un teatro ormai in disuso – con tanto di bivacco interno, bloccato di recente dalla polizia Locale – da anni. Tutte le offerte pervenute all’ufficio economato riguardano il lotto A, zero per gli altri: sedute in struttura tubolare classiche e in acciaio, il set sipario in velluto rosso da 600 euro e i tendaggi da 150 euro.
TEATRO VERDI, DEGRADO E BIVACCO

Le offerte Quante poltroncine si sono accapparati i quattro āvalorosiā? Il top ĆØ stato raggiunto – ad aprire le buste c’erano i dirigenti comunali Stefania Finocchio, l’ultima ad arrivare, e Renato Pierdonati, l’architetto Mauro Cinti e il funzionario contabile Sandro Mariani – da un uomo che ha presentato un’offerta per 41 sedie a 20.50 euro, poco sopra la base d’asta. L’unica donna coinvolta ĆØ quella che ha fatto più āfeliciā dirigenti e funzionari: 12 sedie a 23 euro ciascuna. Infine una busta contenente un’offerta da 20 euro per 10 sedie e 20 sedie a 22 euro (cinque moduli da quattro). Insomma, 83 poltroncine in meno per il teatro e poco più di 1650 euro per il Comune. Meglio di niente, come si suol dire. E ora altro giro, ne mancano āsoloā 860 da piazzare.