
«Visti il ricorso e i relativi allegati; vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalla società ricorrente, ai sensi dell’art. 56 cod. proc. amm; ritenuto che – in considerazione del danno rappresentato (connesso all’avvio del Campionato di Lega Pro, a cui è attualmente iscritta la società ricorrente, per il 19 settembre 2018) – sussistano i presupposti per l’accoglimento della predetta istanza, ai fini del riesame in tempo utile, da parte del Collegio di garanzia dello Sport, dei motivi di ricorso, ai fini del possibile ripescaggio della predetta società Ternana Calcio; Per questi motivi accoglie l’istanza di misure cautelari monocratiche, nei termini precisati in motivazione e fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 9 ottobre 2018». La Prima Sezione Ter del Tar del Lazio – Gabriella De Michele presidente e non Germana Panzironi – ha accolto la richiesta di via della Bardesca sull’atto dell’11 settembre legato all’inammissibilità dei ricorsi rossoverdi al Collegio. Mercoledì con il Rimini non si gioca.
Il ricorso, la difesa e la sospensiva

La Ternana aveva depositato il ricorso venerdì contro il Collegio garanzia sport – Coni (non costituito in giudizio) e la Lnpb, difeso dagli avvocati Avilio Presutti e Marco Laudani «per l’accertamento e la declaratoria di nullità o l’annullamento, in una alla remissione al Collegio di Garanzia dello Sport, previa adozione di idonee misure cautelari ex art. 56 c.p.a., della decisione del Collegio di garanzia dello Sport prot. n. 676/2018 dell’11 settembre 2018 (doc. 2) con la quale l’adito Collegio, riuniti i ricorsi rg nn. 73/2018, 74/2018, 75/2018 e 76/2018 (il primo e il terzo promossi dalla società Ternana, attuale ricorrente) in mancanza di qualsiasi eccezione di alcuna delle parti in causa, a seguito della camera di consiglio, senza alcuna comunicazione e tantomeno contraddittorio sul punto, ha dichiarato inammissibili i ricorsi stessi ritenendo che avrebbero dovuto essere proposti innanzi agli organi di giustizia federale ex art. 30 Cgs Coni e 43 bis Cgs Figc e non direttamente al Collegio di Garanzia ex art. 54, comma 1, Cgs Coni)».
LA NON DECISIONE DEL COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI DELL’11 SETTEMBRE
Il ricorso della Pro Vercelli

L’ipotesi concreta è che i club coinvolti dalla decisione – oltre alla Ternana ci sono Siena, Pro Vercelli, Catania e Novara – possano non disputare le gare previste nei prossimi giorni valevoli per la prima giornata di campionato. Per quel che concerne i piemontesi invece il ricorso c’era stato contro «il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Lega Nazionale Professionisti Serie A, Lega Italiana Calcio Professionistico, Ternana Calcio S.p.A, Novara Calcio S.p.A, Robur Siena S.p.A, Virtus Entella S.r.l., Calcio Catania S.p.A, Procura Generale dello Sport non costituiti in giudizio; la Federazione Italiana Giuoco Calcio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giulio Napolitano, Giorgio Vercillo; la Lega Nazionale Professionisti Serie B, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Avilio Presutti, Marco Laudani e nei confronti di As Cittadella S.r.l., Ac Perugia Calcio S.r.l., Delfino Pescara 1936 S.p.A, Calcio Padova S.p.A, Fc Crotone S.r.l., Spezia Calcio S.r.l., Venezia Fc S.r.l., Us Lecce S.p.A, Us Cremonese S.p.A, Us Citta’ di Palermo S.p.A, Us Salernitana 1919 S.r.l., Benevento Calcio S.r.l., Cosenza Calcio S.r.l., Hellas Verona Football Club S.p.A, Brescia Calcio S.p.A, Ascoli Calcio 1898 Fc S.p.A, As Livorno Calcio S.r.l., Carpi Fc 1909 S.r.l., Foggia Calcio S.r.l. non costituiti in giudizio per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, della decisione Prot. n. 00676-18 in data 11 settembre 2018 emessa dal Collegio di garanzia dello sport presso il Coni». Accolta la richiesta di sospensiva anche in questo caso. Magari – ipotesi improbabile, ma che i legali dei club coinvolti tengono in considerazione – la Figc tornerà sui suoi passi tramite un atto di autotutela con ripristino del format a 22.
LA LEGA PRO RINVIA LE GARE DELLE SQUADRE COINVOLTE: LA NOTA
Bandecchi, il napalm e il commento: «La Lega Pro sposterà le nostre partite». Niente Rimini

A stretto giro arriva la nota dell’imprenditore livornese: «Se non mi chiamassi Stefano Bandecchi potrei dire che l’odore del napalm al mattino mi regala un senso di vittoria, ma siccome mi chiamo Stefano Bandecchi dirò che sono contento, il primo grado di giudizio indipendente e fuori dal Coni e dallo sport ha subito detto quello che mi aspettavo, e cioè che la sentenza che ci ha visto umiliati deve essere annullata, e che il tribunale adesso deve decidere qualcosa. Io non so che cosa deciderà , anzi forse mi aspetto di sentirmi dire che il campionato di serie B sarà sicuramente a 19 per chissà quale situazione, ma è chiaro che in cuor mio ho la speranza che la giustizia venga realmente fuori: spero di sentirmi dire che il campionato di Serie B sarà 22 perché a questo punto questa cosa è ancora più importante del secondo aspetto, che riguarda il capire chi sarà ripescato. In tutta Italia è bene che tutti sappiano che finché Bandecchi si occuperà di calcio, Bandecchi farà di tutto perché anche nel calcio ci sia serietà , perché le barzellette che mi sono sentito raccontare mi hanno fatto veramente incazzare. Finalmente possiamo dimostrare a tutti che Terni, la Ternana e Bandecchi, che ormai sono legate a doppio maglio, hanno lottato per guardare in faccia tutti e farsi dire la verità . Poi se la verità sarà quella che ci fa piacere saremo contenti, ma se anche non fosse, quella sarà bene che qualcuno parli, e la smettessero di prenderci in giro dicendo addirittura che abbiamo sbagliato aula di tribunale, perché le offese non le permettiamo a nessuno. La sentenza? Non ci dà né – prosegue – ragione né torto, ci dà ragione del fatto che il tribunale che avevamo scelto era in grado di decidere, e doveva emettere la sentenza, come già il presidente Frattini aveva detto di volere: non è possibile che dopo 5 giorni ci sentiamo dire, la sera della presentazione, che non si sarebbe deciso nulla. Io ho chiesto al tribunale di esprimersi sulla sospensione o meno della decisione del campionato a 19, dovevano dire ‘No, Bandecchi ha torto’ oppure ‘sì ha ragione’. Invece hanno sperato che noi facessimo le tre partite in attesa della riunione del collegio del 28 settembre. Sono contento di aver sentito già che la Lega pro sposterà le nostre partite: questo ci renderà ancora più difficile e doloroso affrontare il campo perché sta diventando veramente difficile questa situazione, ma non posso che aver gioia per tutti noi che tifiamo Ternana e che vogliamo giustizia per la sentenza di questo tribunale. Spero che il collegio di garanzia quando si riunirà di nuovo esprima un giudizio con grande coscienza, pensando che il 95% degli italiani pensa che ha ragione il signor Bandecchi quando dice che il campionato deve essere a 22. Il restante 5% probabilmente sono parenti di quei 19 presidenti di B».
Si espone Gravina: «Possibile stop fino al 9 ottobre»

Nel pomeriggio arriva il commento del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, che sottolinea come non sia da escludere uno stop – per i cinque club coinvolti – fino al 9 ottobre: «Non scenderanno in campo le squadre interessate dai ripescaggi in cadetteria. Siamo a metà settembre e ancora continuiamo a parlare di rinvii, ricorsi e sentenze. L’auspicio – ha detto a tuttoc.com – è che gli organi giudicanti sportivi accelerino, altrimenti è possibile che questi cinque club non scenderanno in campo fino a quella data». A chiudere il cerchio la nota ufficiale del club di via della Bardesca: «Ternana-Rimini è stata rinviata a data da destinarsi. La decisione è stata assunta dalla Lega Italiana Calcio Professionistico che ha preso atto del decreto monocratico emesso in data odierna dal Tar del Lazio in accoglimento delle istanze di misure cautelari avanzate nel ricorsi promossi dalle Società Ternana, Pro Vercelli, Catania, Siena e Novara». Prossima tappa Roma.