di S.F.
«Il sabato sera è una lotta continua e noi, regolari, siamo inferiori a livello numerico. È dal 2014 che gli siamo dietro e nessuno li ha mai fermati: prima o poi succederà qualcosa che non deve accadere. Siamo disposti a tutto». L’allarme in I° commissione consiliare lo lancia Alberto Carlini, uno dei dodici tassisti con licenza a Terni: la richiesta di sos è per fermare gli abusivi presenti in città, in particolar modo nel weekend. Divergenza con l’amministrazione su una possibile soluzione: «Aumentiamo le licenze», l’ipotesi dell’assessore ai trasporti Benedetta Salvati. Pronta risposta: «No, moriremo di fame se ne mettete altri». Problema anche per i turni.
FOLIGNO, MAXI MULTA PER SERVIZIO TAXI ABUSIVO
Furgoncini, lucro e segnalazioni

Carlini in commissione si è preso tre minuti – molto sintetico, non accade spesso – per spiegare la base del problema. Non solo di sabato sera: in sostanza gli abusivi hanno «permessi per circolare nella Ztl, hanno furgoni intestati a società non risultanti come taxi e fanno pubblicità sui social come società non a scopo di lucro. Il 9 novembre ho visto un furgone abusivo diretto a Fiumicino con oltre dieci persone a bordo: ho chiamato le forze dell’ordine e nessuno è intervenuto. Il sabato sera è una lotta continua perché sono in quattro e noi due: le segnalazioni tramite Confartigianato non sono mancate, così come la denuncia alla Finanza. Siamo disposti a tutto».
La presenza e la convenienza: «Gli abusivi costano di più». La Finanza

A rispondere per primo alla sollecitazione di Carlini è Fatale: «Non è semplice evidenziare e individuare bene il fenomeno, oltretutto la questione riguarda più la Finanza che la polizia Locale. Il mio consiglio è quello di essere più presenti nel territorio e nei posti dove questi abusivi, magari si possono trovare accordi con i locali della notte per avere maggior visibilità. Anche perché abbiamo visto che non è nemmeno economico utilizzare gli abusivi: i taxi regolari hanno una tariffa prestabilità e il prezzo alla fine è più basso». Su input di Alessandro Gentiletti (Senso Civico) Fatale ha sottolineato che i furgoncini di cui parla Carlino sono «totalmente abusivi». Quindi l’intervento di Orlando Masselli (FdI): «Mi risulta ci siano dodici licenze – confermerà poi l’assessore ai trasporti Benedetta Salvati – assegnate a Terni, direi che si può sollecitare con un nostro documento la Finanza per i controlli sulla possibilità che si stiano commettendo reati fiscali. Stiamo parlando di una categoria commerciale in difficoltà perché si ritrovano questa concorrenza».
«Incrementare le licenze». Carlini: «Non è soluzione, obbligare a fare i turni»
Paolo Angeletti (Terni Immagina) domanda se ci sono mosse preventive da poter attuare, la Salvati prende la palla al balzo e risponde: «Ad oggi ci sono dodici licenze per i taxi e due per il noleggio con conducente. Evidente che a fronte dell’utilizzo di questi servizi abusivi c’è la necessità magari di incrementare il numero delle licenze: faremo una ricognizione». Il rappresentante dei tassisti non perde tempo e mette in chiaro le cose: «Le licenze sarebbero anche troppe Terni al momento, se ne aggiungiamo altre muoriamo di fame. Noi siamo solo gestori e dovreste obbligarci a fare i turni perché c’è anche un problema interno ai tassisti. Ci vuole la ‘dittatura’ in tal senso». Insomma, ci deve mettere le mani il Comune.
Il disaccordo
Michele Rossi (Terni Civica) ha parlato di una questione «rilevante, che merita attenzione, c’è presa di coscienza perché i fatti sono circostanziati bene. Verificare la regolarità di ciò che ci è stato denunciato». Poi Fatale riprende la parola per rispondere a Carlini: «Dodici licenze sono troppe per Terni? Diventa complicato se non vi mettete d’accordo voi per i turni. Il problema non è la competitività, ma il numero, inoltre l’abusivismo riguarda anche l’avvicinamento dalle case in centro storico. Ripeto, bisogna dargli posti di visibilità maggiori nella zona della ‘movida’ notturna». Conteggi finale sulle corse – «dico ai ragazzi che con 15 euro da dividere li porto in centro, con utilizzo del tassametro, e mi dicono di no perché vorrebbero pagare 5 euro a persona», per quanto assurdo possa sembrare – paragoni e discorso chiudo. Per ora.