Quattro tonnellate di rame – fra cavi e pannelli dismessi e avviati al recupero – per un valore di mercato di circa 300 mila euro (ma chi lo ruba e lo piazza, di solito riesce a mettersi in tasca un valore superiore alla metà di quello ‘ufficiale’) asportate nella notte fra venerdì e sabato dagli impianti Enel di Papigno (Terni). A recuperare il materiale rubato sono stati gli agenti della polizia stradale di Orvieto, coordinati dal dirigente stefano Spagnoli, lungo l’autostrada A1 nei pressi di Orvieto (Terni).
Fuga ‘incompleta’
Il furgone – anche questo rubato ad Enel – utilizzato dai ladri per caricare l’ingente quantitativo di ‘oro rosso’, è stato intercettato intorno alle 3.45 da una pattuglia della Polstrada orvietana. Di fronte all’alt, i due soggetti a bordo del cassonato hanno proseguito la corsa, fino a quando non sono stati costretti a fermarsi lungo la carreggiata, dandosi alla fuga a piedi nei terreni circostanti. Complice il buio, i due sono riusciti a far perdere le proprie tracce e l’attenzione degli agenti, anche per garantire la sicurezza dei mezzi in transito, si è concentrata sul mezzo e il suo prezioso carico.
Indagini a tappeto
Le successive indagini hanno consentito di risalire all’impresa ‘colpita’, peraltro confinante con un’altra che effettua il recupero di cablaggi, ed anche di acquisire i primi elementi utili all’identificazione dei malviventi. Il sospetto, a quanto pare fondato, è che si tratti di due soggetti di origini straniere – dell’est Europa – intorno ai 35/40 anni di età , vestiti con abiti scuri per meglio agire nella notte. Il lavoro della polizia Stradale prosegue in queste ore con l’obiettivo di incastrarli. Al vaglio le immagini di diverse telecamere poste lungo il tragitto da Papigno a Terni e quindi ad Orvieto, via Orte, compresi alcuni impianti di videosorveglianza presenti nelle stazioni di servizio.
