Regionali: territori, ‘trombati’ e curiosità

Più forte che in passato la rappresentanza ternana, diversi i consiglieri uscenti costretti a fare gli scatoloni

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Sarà un consiglio regionale abbastanza variegato in fatto di rappresentanza territoriale ma anche di genere, oltre che ‘giovane’, quello che si appresta ad entrare in carica dopo il voto di domenica. Più ‘robusta’ che nel recente passato, infatti, sia la presenza ternana che quella femminile, mentre intanto si leccano le ferite i ‘trombati’ eccellenti.

REGIONALI, ECCO CHI ENTRA IN CONSIGLIO

La suddivisione territoriale

Sono 6 gli eletti provenienti dalla provincia di Terni, quattro dei quali della coalizione di maggioranza che in molti comuni ha varcato la soglia del 60% dei consensi, raggiungendo – è il caso di Guardea – addirittura il 75% (solo ad Allerona e Parrano il voto è stato favorevole a Bianconi). Tre sono della Lega (Alessandrini, Carissimi dal capoluogo e Nicchi da Attigliano) e uno ciascuno di FdI (la narnese Pace), Pd e M5s (i ternani Paparelli e De Luca). A loro si aggiunge un’eletta di ‘confine’, Paola Agabiti della lista Tesei presidente, rappresentante della Valnerina in quanto sindaco di Scheggino, ma nata anche lei a Terni. Rimane invece ancora senza rappresentanti l’orvietano. Da Perugia arrivano invece Fioroni (Lega), Squarta (FdI), Bori (Pd), Fora (Bianconi per l’Umbria), dalla Valnestore Meloni (Pd). Da Città di Castello provengono Mancini (Lega) e Bettarelli (Pd), poi ci sono gli assisani Porzi (Pd) e Pastorelli (Lega), la tuderte Peppucci (Lega), Rondini (ancora Lega) dalla zona del Trasimeno e Morroni (FI) dall’area appenninica. A rappresentare la Valnerina ci sarà ovviamente anche lo sconfitto Bianconi, mentre la Tesei, come noto, proviene da Montefalco (area Foligno).

IL TRIONFO DI DONATELLA TESEI

Un’assemblea più rosa e più giovane

Se l’Umbria si conferma ancora una volta regione a guida ‘in rosa’ – la Tesei è la terza donna di fila, dal 2000, ad essere eletta presidente dopo Maria Rita Lorenzetti e Catiuscia Marini -, aumenta anche tra gli scranni di palazzo Cesaroni la presenza femminile: le donne elette sono 8, compresa la stessa presidente, su 21 consiglieri, poco meno del 40%. Nella scorsa legislatura erano 5. È una donna anche il consigliere più giovane, la leghista Peppucci (26 anni), quello più anziano è invece Paparelli (57) che supera di qualche mese Morroni (FI). L’età media dei consiglieri è di 44,8 anni, oltre 4 in meno rispetto alla media dei consiglieri della scorsa legislatura.

Chi rimane ‘a piedi’

Infine una postilla inevitabile sui ‘trombati eccellenti’. Oltre a Maria Grazia Carbonari di M5s (arrivata terza dietro a De Luca e Trenta), esce dal consiglio regionale Emanuele Fiorini, per il quale si è rivelato rovinoso il passaggio dalla Lega (con cui era stato eletto nel 2015) a FdI: si posiziona addirittura settimo in lista con 1.339 preferenze. Davanti a lui, sesto sempre in FdI, un altro consigliere uscente non rieletto, Sergio De Vincenzi (1.477). Lasciano palazzo Cesaroni anche Giacomo Leonelli e Marco Vinicio Guasticchi del Pd (l’ex segretario regionale dei democratici è primo dei non eletti del partito con 3.232 voti, l’ex presidente della Provincia di Perugia ottavo in lista con 2.063), tra di loro si piazza l’ex senatrice Valeria Cardinali (3.014 voti) anche lei, dunque, rimasta a bocca asciutta.

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