di S.F.
Due rinunce su tre per la nuova commissione giudicatrice a cinque mesi dall’avviso pubblico per acquisire le manifestazioni d’interesse per l’affidamento decennale in uso e gestione del centro polifunzionale. Si conferma un iter quantomeno ‘disordinato’ quello legato al Diego Bianchina di via Narni, ripartito dopo la gara revocata ad ottobre: si registra un doppio passo indietro che, giocoforza, ha costretto il dirigente Andrea Zaccone a modificare i componenti del gruppo di lavoro.
LA GARA REVOCATA AD OTTOBRE 2019

Il primo cambiamento
La commissione è stata composta ad inizio febbraio e tra i nominati risultava l’ingegnere Matteo Bongarzone, istruttore tecnico di palazzo Spada. Quindici giorni ed ecco la rinuncia all’incarico: il motivo è la mancanza dei necessari requisiti di comprovata esperienza e professionalità, come indicato dalle linee guida Anac. Al suo posto è subentrato il geometra Gianni Paoli. Tra coloro che si erano fatti avanti per occuparsi del ‘Bianchina’ c’erano l’Associazione sportiva dilettantistica Campomaggio e il Centro sportivo italiano.
DICEMBRE 2018, IL VIA LIBERA AL BANDO PER LA GESTIONE

Rinuncia anche il presidente
Negli ultimi giorni invece ad essere sostituito è stato il presidente della commissione, Mauro Manciucca. In questo caso la motivazione è diversa: i carichi di lavoro già pesanti per via dell’iter per l’adeguamento sismico della scuola Matteotti – è un membro del gruppo esaminatore – e, in generale, della gestione delle direzioni di competenza. Rinuncia e sotto con un’altra modifica: indagine informale e arrivo di un altro dirigente di palazzo Spada, Cataldo Renato Bernocco. In tutto ciò l’unico rimasto rispetto al terzetto originario è l’ingegnere Stefano Carloni. Nessun problema anche per il segretario, vale a dire Alessandro Maltinti. Nel contempo siamo ad un anno e mezzo dall’approvazione in giunta del bando per raccogliere le manifestazioni d’interesse.