Eternit mattatoio Terni Scatta azione in danno

Palasport e demolizioni, il Comune avvia la procedura dopo mesi di attesa: nel mirino il precedente gestore per la spesa di 44 mila euro

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di S.F.

Prima l’attesa per capire se l’ex concessionario, la Butcher Service, avesse intenzione di muoversi. Poi il trascorrere delle settimane senza alcun cenno e la necessità di muoversi in vista dell’apertura del cantiere per la realizzazione del palaTerni: il Comune ha dato il via libera al dirigente Piero Giorgini per procedere con l’esecuzione in danno dei lavori per la rimozione e lo smaltimento delle lastre in eternit riguardanti le strutture del mattatoio, al Foro Boario. L’input arriva insieme all’approvazione del progetto esecutivo per le demolizioni.

IN ARRIVO LE DEMOLIZIONI AL FORO BOARIO

Gli edifici con l’eternit

La compensazione per procedere

In sostanza il Comune si è attivato nei confronti della società viterbese per recuperare le somme necessarie alla bonifica dell’eternit, presente in cinque sezioni del mattatoio: la cifra ammonta a a 44 mila 280 euro – Iva compresa – e non era prevista nel quadro tecnico-economico generale dell’intervento. La copertura è stata trovata tramite una compensazione con parte degli oneri che il gruppo di Simon Pietro Salini deve versare all’amministrazione, come stabilito dal contratto di concessione: «Per poter procedere alle lavorazioni – viene sottolineato – è necessario rimuovere preventivamente i manti di copertura degli edifici realizzati con lastre di eternit. L’obbligo era previsto a carico del precedente gestore». Fu emessa un’ordinanza specifica in tal senso lo scorso 19 dicembre: «Non risulta che sia stato dato seguito».

IL NODO ETERNIT

Una parte del mattatoio comunale

Le tempistiche per le demolizioni

Un passaggio fondamentale e non poco problematico per andare avanti con le demolizioni degli immobili di proprietà comunale come – oltre al mattatoio – il magazzino, le strutture al Foro Boario con struttura in cemento armato, tettoie, recinzioni, muretti, cancelli, cabina del gas metano e del pozzo acquedotto comunale. Esclusi i fabbricati del mercato ortofrutticolo e del bar in direzione rotonda: sono a carico dei proprietari, altro argomento sul quale si è registrato uno scontro sulle modalità di attuazione. Resta il centro di raccolta rifiuti dall’altro lato dell’area, la cui demolizione è a carico dell’Asm. Nello stralcio apposito viene indicata una data presunta per l’avvio delle operazioni, il 27 aprile, con durata di 120 giorni e un numero complessivo di 800 lavoratori impegnati. La spesa è di 585 mila euro.

IL BANDO A VUOTO PER IL NUOVO MATTATOIO

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