«Dall’ottima riuscita sperimentata anche nella scorsa stagione abbiamo pensato che la location migliore fosse quella dei giardini privati e sul lago e abbiamo saputo trasformare una difficoltà in un’opportunità». Parole di Lucrezia Proietti, direttrice artistica del Piediluco Festival: nonostante l’ostacolo covid-19 la rassegna si svolgerà regolarmente e andrà in scena dal 20 luglio al 13 agosto. La presentazione si è svolta lunedì mattina nella sala Pirro di palazzo Carrara. Protagonista l’associazione Mirabil Eco.
L’evento
Spazio ai consueti appuntamenti gratuiti con la musica in ambienti esterni o semi aperti a causa dell’emergenza coronavirus. In particolar modo si segnalano gli eventi del 24 luglio con ‘Orchestra in corso’ Progetto 2020, concerto finale a cura di Simone Genuini e la partecipazione dello Young Ensemble; il 31 luglio, ‘First Meeting’ con Sergio Sorrentino alla chitarra e Daniele Roccato al contrabbasso; il 12 agosto con ‘Il Tao dell’improvvisazione’ a cura di Daniele Roccato. Evidenziati anche i successi dei percorsi didattici con le Masterclass e docenti di alto livello dove partecipano per una settimana in residenza giovani selezionati tra i 13 ed i 17 anni. «Ringrazio Lucrezia Proietti – le parole del vicesindaco Andrea Giuli – e l’associazione Mirabil Eco per lo sforzo aggiuntivo che hanno messo quest’anno nell’organizzazione di una manifestazione dove è protagonista la musica contemporanea più attuale del panorama concertistico. Questa rassegna aggiunge un altro tassello importante all’offerta culturale del territorio che è partita con la proposta sui 250 anni del passaggio di Mozart a Terni, prosegue con Cinema Cielo all’anfiteatro romano, poi con la stagione teatrale di Carsulae a gli eventi a cura della cooperativa Le Macchine Celibi, gestore del Caos con l’obiettivo di offrire ai cittadini che rimangono a Terni un piacevole intrattenimento basato sulla qualità». Tutti i concerti di Piediluco Festival avranno luogo nel rispetto dei provvedimenti governativi di contenimento del covid-19. L’ingresso è su prenotazione, subordinatamente al numero massimo di posti disponibili.
La musica classica e gli argomenti
La Proietti ha sottolineato un aspetto: «Perché continuare a fare e ed ascoltare la musica classica? Che cosa possiamo fare oggi per la musica classica? E viceversa: che cosa può fare oggi la musica classica per noi? Sono le domande da cui prende le mosse la programmazione di quest’anno. In un mondo saturo di informazione e segnato da un endemico deficit di concentrazione le ansie per il futuro della musica classica sono diventate quantomai concrete. Il dialogo con la musica è un rapporto continuo e sempre rinnovato, una comunicazione appassionata che intreccia i diversi linguaggi simbolici. Perché la musica classica? Innanzitutto per ascoltarla di fronte a coloro che la suonano, dal vivo. Cercheremo di mettere in luce i valori più profondi e originali di questa forma d’arte (per musica classica qui si intende quel corpus di musica non teatrale prodotta a partire dal Settecento e avente l’ascolto come unica finalità) e di mostrare ciò che la musica classica, e solo essa, può ancora offrire all’uomo e ciò che da lui richiede, in un dialogo interiore che trasforma entrambi. Per questo esploreremo, attraverso i vari stili proposti, argomenti come la natura della soggettività e il destino della melodia nel repertorio cameristico e nella musica da film, la conquista del tempo e il senso di mortalità nella canzone romantica, l’armonizzazione di umanità e tecnologia nella musica pianistica, la cura dell’attenzione e la liberazione dell’energia nel disegno sinfonico. La risposta – ha concluso – al nostro perché è in realtà un invito alla difesa della qualità umana che in questa musica trova tuttora voce; la risposta è l’incanto di certe condizioni di esperienza, come quella dell’ascolto musicale, che hanno la capacità di innalzare il soggetto oltre se stesso».