L’incidente stradale, drammatico, risale al 22 luglio del 2018. A Tuscania (Viterbo), lungo la strada provinciale Dogana, un’autovettura con a bordo cinque persone di origine albanese – tutte residenti a Terni – era finita dapprima contro il paraurti posteriore di un’altra che la prcedeva, urtandolo, e quindi fuori strada contro un albero. Nel sinistro, due persone – il conducente 49enne e una donna di 44 anni – erano morte ed altre tre – un 52enne, il figlio 14enne ed un’altra donna di 45 anni – erano rimasti gravemente feriti e, per giorni, in pericolo di vita. Salvo poi superare la fase più critica e riprendersi, pur segnati dai traumi riportati.
Battaglia di perizie
Recentemente si è concluso il percorso risarcitorio relativo al decesso della 44enne e al ferimento del marito 52enne e del figlio minorenne. A seguire la procedura è stato l’avvocato Erdis Doraci del foro di Roma. Una battaglia legale con l’assicurazione competente che, dopo dopo diverse perizie, ha accertato come sia la donna poi morta che gli altri suoi due familiari, indossassero le cinture di sicurezza. Il primo risarcimento – relativo al decesso della 44enne – si è chiuso lo scorso dicembre ad una cifra importante in favore degli eredi. Il secondo, basato anche sulle relazioni medico legali – undici per il 52enne e nove per il 14enne – che, sotto ogni aspetto, hanno accertato le conseguenze fisiche dei feriti, si è invece concluso nei mesi scorsi e dopo un iter – fra la fine di gennaio e la fine di maggio – decisamente breve. Risultato: le assicurazioni hanno riconosciuto un’ulteriore risarcimento consistente. Nulla che potrà lenire il dolore per quanto accaduto, ma – considerata la complessità della vicenda – una conclusione, sul piano civilistico, oltre le attese degli stessi coinvolti.