Covid-19: cittadini perplessi per il nuovo protocollo

Dalla ‘caccia all’asintomatico’ al via libera per il ritorno in società di soggetti non testati. Chi vorrà fare un tampone dovrà eventualmente provvedere a spese proprie

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di A.B.

Secondo il nuovo protocollo ministeriale, i soggetti positivi al Covid-19 dopo 21 giorni dal primo sintomo importante, in aggiunta ad una settimana in assenza di sintomi, termineranno automaticamente la quarantena. Se quindi al secondo tampone si risulta ancora positivi, non si ha più diritto ad effettuare il terzo tampone. Appena poche settimane fa in piena estate, ma sembrano passati anni, era in vigore l’ordinanza nazionale che prevedeva il tampone obbligatorio per chiunque rientrava dalle vacanze. Per questo erano state immediatamente allestite postazioni drive-in dedicate a tutti coloro che rientravano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il timore

Le nuove linee guida ministeriali per la seconda ondata epidemica, adottate dalla Regione Umbria, stanno suscitando preoccupazioni e perplessità tra i cittadini. A questo proposito, anche sui social si susseguono gli appelli di tanti umbri che lamentano quanto riportato nelle indicazioni: «Il rischio – è il pensiero comune – è che con queste regole rischia di rimetterci l’intera collettività».

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Asintomatici ma non meno ‘pericolosi’

In merito alle nuove disposizioni regionali sul tracciamento, non saranno più eseguiti i tamponi ai soggetti entrati in contatto con positivi al Covid-19. La nuova prassi prevede l’obbligo di quarantena per 14 giorni delle persone rintracciate, senza avere il diritto di eseguire un tampone in quell’arco di tempo e il via libera automatico allo scadere delle due settimane. Con questo sistema il principale timore è che vadano in giro soggetti tanto asintomatici quanto contagiosi. Chi sarà scrupoloso e vorrà fare un tampone dovrà provvedere, quindi, ad effettuarlo a spese proprie.

Perplessità

Ci si chiede poi, per quanto riguarda i soggetti positivi e sintomatici, come non sia più possibile effettuare il tampone che confermi la negatività prima di tornare alla quotidianità. Laddove prima venivano effettuati due tamponi, ognuno a distanza di 24 ore per confermare l’esito negativo, ora il nuovo protocollo prevede una quarantena di 21 giorni, al termine della quale c’è il decadimento dell’obbligo di effettuare un tampone dall’esito negativo. Di fatto, emerge un’assenza di controlli e verifiche specialmente nei confronti di soggetti che, seppur positivi e senza sintomi, potranno tornare a svolgere la vita sociale con tutti i rischi che ne conseguono. È proprio questo il dubbio allarmante che sta interessando tantissimi umbri.

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