Perugia, sport ‘facile’: pozzo senza fondo

Il consigliere comunale Carmine Camicia vuole fare chiarezza sulla gestione degli impianti

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di M.L.

Quella degli impianti sportivi perugini promette di essere una faccenda in grado di regalare – si fa per dire – sorprese a non finire. La modifica del regolamento di assegnazione, che il consiglio comunale di recente, ha dato il via agli interrogativi su quello che succederà al PalaEvangelisti che si avvia verso la gara di assegnazione dopo la disastrosa situazione della vecchia gestione.

Commisione speciale Carmine Camicia, consigliere comunale di maggioranza, vuole vederci chiaro sull’intera vicenda legata alla società consortile Darwin ed alla Darwin Fotovoltaico Srl, con particolare riferimento alle responsabilità legate all’installazione e gestione dei pannelli fotovoltaici sul PalaEvangelisti. Sostanzialmente le due società sono in bancarotta e il comune si ritrova con quasi 2,5 milioni di mutuo ancora da pagare per i pannelli.

PARLA CARMINE CAMICIA – L’INTERVISTA

Doppia società Da molti anni gli impianti più importanti di Perugia sono in mano alla Società Consortile Darwin A.r.l., che nel 2011 ha costuito un’altra società, la Darwin Fotovoltaico Srl, che si sarebbe dovuta occupare dellla costruzione e gestione dell’impianto, costato circa 3 milioni di euro, di cui ad oggi restano da pagare ancora circa 2,4 milioni di mutuo che però saranno a carico del Comune, visto che la Darwin risulta fallita e commissariata.

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