Continui prelievi dalla cassa aziendale, fra il luglio e il novembre del 2019, per un totale di 5 mila euro: questa la somma che la socia al 50% di una profumeria del centro di Terni si sarebbe intascata all’insaputa dell’altra titolare. A seguito della denuncia sporta da quest’ultima, la prima – 46enne ternana – è stata dapprima indagata e quindi, mercoledì, rinviata a giudizio per il reato di appropriazione indebita. A decidere per il processo, che si terrà dal prossimo marzo di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica, è stato il gup Simona Tordelli.

L’accusa
Una contestazione, quella mossa dalla procura, aggravata dall’abuso di relazioni di prestazioni d’opera. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, partendo dalla possibilità di accedere alla cassa dell’esercizio, che opera sia al dettaglio che all’ingrosso, la 46enne avrebbe fatto via via sparire la corposa somma, procurandosi un ingiusto profitto a danno della socia. Quest’ultima è parte civile, nell’ambito del procedimento, attraverso l’avvocato Luca Leonardi.