Nella notte fra venerdì e sabato a Napoli, intorno alle ore 3, ha colpito con dodici coltellate – nove delle quali ad un polmone – l’ex moglie 40enne – Ornella Pinto – e poi è fuggito in auto verso l’Umbria. La corsa dell’uomo, il 43enne napoletano Iacomino Pinotto, si è fermata all’alba di sabato in provincia di Terni, a Montegabbione, dove intorno alle ore 7 ha suonato alla caserma dei carabinieri per costituirsi. Poco più di 3 ore dopo, la donna è morta al ‘Cardarelli’ di Napoli dove era stata ricoverata in gravissime condizioni.
Il racconto
Riferito l’accaduto al comandante di stazione, il 43enne è stato ovviamente trattenuto e nel pomeriggio di sabato è stato sentito dal magistrato di turno della procura di Terni, alla presenza dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale. Le indagini sul luogo dell’accoltellamento sono condotte dagli agenti della squadra Mobile di Napoli che operano in stretto contatto con i militari ternani.
Perché Montegabbione
Non ci sarebbe un motivo particolare per la fuga del 43enne verso l’Umbria: dopo essersi allontanato dal luogo dell’omicidio – riferisce l’Arma di Terni – ha preso la macchina senza una meta precisa, poi quando ha realizzato che era inutile continuare si è fermato nel posto più vicino dove costituirsi.
In carcere
Di seguito la nota diffusa dall’Arma di Terni nel pomeriggio di sabato: «Si è presentato questa mattina, intorno alle ore 7, bussando al portone del comando stazione dei carbinieri di Montegabbione, Iacomino Pinotto, di 43 anni, originario della provincia di Napoli. L’uomo, evidentemente sconvolto, ha immediatemente dichiarato al comandante della stazione, che gli stava aprendo la porta per farlo accedere, di aver da poco ucciso la moglie, Ornella Pinto, 40enne napoletana, dalla quale era separato da circa un anno. Il maresciallo, ottenuti i necessari rinforzi di personale, ha avviato la prima raccolta di informazioni, collaborato nella sua attività dai carabinieri del Nucleo investigativo di Terni e del comando Compagnia di Orvieto immediatamente giunti sul posto. Condotto nel pomeriggio odierno a Terni davanti al sostituto procuratore di turno, l’assassino, alla presenza del proprio avvocato, ha rinnovato la confessione dando la propria versione dei fatti sulla quale – sotto il coordinamento diretto del procuratore capo di Terni, Alberto Liguori – i carabinieri della provincia di Terni e gli agenti della squadra Mobile di Napoli, che procedeva per l’uxoricidio, svolgerenno gli opportuni approfondimenti. L’uomo, sottoposto dal pm a fermo di persona indiziata di delitto, è stato quindi condotto preso il carcere di Terni a disposizione dell’autorità giudiziaria».