di S.F.
L’attraversamento del fiume Nera, più il punto interrogativo legato a Rete ferroviaria italiana. Sono questi i nodi da risolvere per mettere la parola fine alla progettazione del percorso ciclopedonale Terni-Narni, avviato da mesi dal raggruppamento temporaneo formato da Sintagma Srl e E.A. Group dopo essersi aggiudicati l’appalto nel 2020 con un ribasso – base d’asta 184 mila euro – del 45%. Un tracciato da undici chilometri molto atteso.
14 GENNAIO 2020, LA PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE

In dirittura d’arrivo
Siamo alle fasi finali del lavoro per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva del percorso che parte da ponte Allende, a Terni, e termina a Narni Scalo. Già di partenza erano noti gli ostacoli principali da superare per chiudere il cerchio e ora ne sono rimasti due in piedi. Il primo riguarda l’attraversamento del fiume Nera – c’è anche il fosso Tarquinio da tenere in considerazione – con la necessità di adeguarsi alle normative del Pai (Piano di assetto idrogeologico), con riferimento all’applicazione del franco idraulico.
NOVEMBRE 2019, IL BANDO: I DETTAGLI DEL PERCORSO

A Narni Scalo
Nella parte conclusiva del percorso c’è la stazione ferroviaria ed anche in questo serve un attraversamento. In questo caso ad aver messo in evidenza – il mirino è sui binari dell’ex scalo Elettrocarbonium – delle criticità è stata proprio Rfi: si sta studiando il da farsi per risolvere la questione e procedere. Una volta sistemati questi nodi ci sarà la conferenza di servizi e, una volta approvato il progetto, spazio alla gara per la realizzazione. Nel documento preliminare era già stato specificato il limitato ricorso a procedure espropriative. A seguire l’iter è l’architetto Antonio Zitti, il Responsabile unico del procedimento.