di S.F.
L’opera – almeno da ciò che viene indicato al momento, i finanziamenti possono arrivare fino a 2 milioni di euro – ha un costo complessivo da poco meno di 1,5 milioni e se ne parla da anni. Ora si registra un passo concreto nel lungo iter di realizzazione: il Comune di Narni, attraverso la centrale committente rappresentata dalla Provincia di Terni, ha pubblicato il bando per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva della pista ciclopedonale che parte da ponte Allende per giungere fino al centro abitato dello Scalo. La base d’asta è di 184 mila euro e post firma del contratto l’aggiudicatario avrà a disposizione 95 giorni (30+45+20) per l’ultimazione del lavoro.
ITER LUNGO ANCHE PER IL ‘TREKKING DEL NERA’ TERNI-CASCATA: BONIFICA AREE IN ARRIVO
La lunghezza e la pendenza
Alla base dell’opera ci sono due punti cardine da rispettare: la salvaguardia della funzionalità delle sponde del Nera e, durante l’esecuzione dei lavori, il mantenimento del sistema naturalistico del corso d’acqua. Il bando è stato lanciato partendo da un documento preliminare dove sono raccolte le caratteristiche principali dell’opera in tutte le sue sfaccettature: «La pista sarà progettata – si legge nell’atto – livello del piano di campagna e prevede dispositivi idonei a garantire la sicurezza idraulica; sarà idonea a sopportare il transito delle macchine operatrici adibite alla manutenzione idraulica; sono state previste adeguate vie di fuga che ogni 500 metri si riallacciano alla viabilità ordinaria con strade di collegamento disposte nei punti più idonei lungo il tracciato». Per quel che concerne il tracciato si parla di una lunghezza complessiva di circa 11 chilometi, larghezza non inferiore ai 2,50 metri e pendenza longitudinale non superiore al 5% (fatta eccezione delle rampe per gli attraversamenti ciclabili). In generale l’inclinazione media sarà del 2%.
TERNI-NARNI E IL PONTE DI TROPPO
Il percorso: lato Terni da ponte Allende
Il tratto est coinvolge il territorio ternano, poi c’è l’ovest in zona narnese che è caratterizzata – in particolar modo – anche dalla riconnessione con la ciclabile delle ‘Gole del Nera’ e l’arrivo allo Scalo. «Per caratteristiche – viene spiegato – orografiche, morfologiche e di scelte tecniche sono abbastanza omogenei». Si passa alla descrizione più dettagliata: «Prevede un’ipotesi di tracciato di circa 6 chilometri, avente inizio da ponte Allende con termine presso lo svincolo E45 di Maratta. Le opere si sostanziano per i primi 800 metri di interventi di finitura per il miglioramento dell’accessibilità ambientale del recente intervento di sistemazione idraulica a cura del Consorzio di bonifica Tevere-Nera; prevista su entrambe le sponde la realizzazione di adeguate opere di stabilizzazione dei fondi in materiale sciolto, opere di protezione contro la caduta, segnaletica ed arredo, oltre alla pubblica illuminazione». Si prosegue: «A seguire il ponte della ferrovia, la pista di nuova realizzazione insiste sul tracciato delle opere arginali previste dagli ‘interventi di messa in sicurezza della città di Terni e zona industriale, III stralcio 3°lotto’». Ovvero l’area «compresa tra via Vanzetti (paratoia canale Recentino) ed il ponte di collegamento tra Maratta e la E45». Qui si procederà con «opere di finitura e completamento della banca arginale per la sua utilizzazione anche come percorso ciclopedonale. In particolare saranno previste le opere di finitura dei percorsi, i sistemi di protezione, le rampe di accesso in quota, le opere di regimazione idraulica, la segnaletica informativa e gli elementi di arredo». Input per le attrezzature: rastrelliere per la sosta, panchine in zona d’ombra, fontanelle di acqua potabile ogni cinque chilometri e indicazioni dei punti più vicini.
TERNI E L’AFFANNO PER LA CICLABILITÀ
Verso Narni
Si arriva verso il confine tra i due Comuni: «Il tracciato – la descrizione nel documento preliminare – prosegue scendendo di quota al piano di campagna e, tramite la messa in opera di una passerella in carpenteria metallica, attraversa il fiume Nera all’altezza del parco Chico Mendes; al di là della passerella il percorso ciclopedonale si sviluppa sulla sinistra idrografica al corso del Nera, lungo il margine delle aree coltivate prospicenti il fiume dove insiste una viabilità di servizio che costeggia il fiume seguendone le anse nel territorio del comune di Narni fino a intercettare strada delle Campore, per proseguire verso il centro abitato di Narni Scalo. In questo tratto la pista non prevede eccessivi movimenti di terra se non quelli necessari alla predisposizione del cassonetto e delle opere di regimazione idraulica e di finitura». Una zona migliore rispetto alla precedente: «Questa parte di pista ha notevole valore di interesse ambientale». Il responsabile unico del procedimento è l’architetto Antonio Zitti, mentre ad occuparsi del bando per la Provincia è l’ingegnere Marco Serini.
Vincoli, espropri ed accordi bonari
Gli ostacoli non mancano. A partire dai diversi vincoli esistenti nell’area di intervento: piano di assetto idrogeologico, fascia di rispetto ferroviaria e zone tutelate per legge come fiumi, torrenti e corsi d’acqua. Per quel che concerne gli espropri – condizionale d’obbligo considerati altri casi – la procedura non dovrebbe essere essere complessa: «Previsto – viene specificato – un limitato ricorso a procedure espropriative che verranno dettagliate nei successivi approfondimenti progettuali con un apposito piano particellare sulla base del tracciato definitivo; nel Comune di Terni le aree interessate sono quelle a ridosso della diga di Recentino di proprietà di Erg; nel Comune di Narni le aree spondali sono di proprietà di enti, aziende e privati con i quali sono state avviate delle attività di consultazione per addivenire alla stipula di accordi bonari, in quanto le aree interessate dai percorsi di uso pubblico non saranno espropriate qualora il proprietario accetti la servitù di pubblico-passo pedonale e/o ciclabile per un periodo non inferiore a venti anni». Il Dpp (Documento preliminare alla progettazione) è utile per dare alcune indicazioni ed indirizzi per orientare l’offerta tecnica e l’avvio delle opere.
La chiave turistica
Lo scopo è noto da tempo e più volte – specie a Terni, dove negli ultimi mesi si è parlato molto del Pums – è stato ribadito: sviluppo del turismo sostenibile e valorizzazione del territorio. Anche nel Dpp si fa riferimento a questo aspetto: «Si propone di riconnettere i due centri di Terni e Narni e i relativi territori con un’infrastruttura per il ciclo turismo rurale di scala territoriale, percorribile in bicicletta, a piedi e a cavallo e attestata in parte sull’argine di nuova realizzazione in destra idraulica del fiume Nera (tratto da Santa Maria Magale fino allo svincolo della E45), in parte sulla rete rurale minore e di servizio lungo il fiume (tratto da svincolo della E45 a Narni Scalo). L’itinerario, coerente con il disegno della rete della mobilità ecologica regionale, ha valore strategico in chiave turistica, consentendo di allacciare la pista ciclo-pedonale delle ‘Gole del Nera’ nel Comune di Narni al territorio e al centro di Terni e quindi all’area della Valnerina e della Cascata delle Marmore immediatamente contigua;ugualmente rilevante è il valore che la nuova infrastruttura ricopre nell’incentivazione della ciclopedonalità e della sostenibilità negli spostamenti quotidiani, soprattutto casa–lavoro, connettendo le due dense aree urbane di Terni e Narni-Narni Scalo alle aree produttive, artigianali e di servizi site nella conca ternana. Il progetto dell’itinerario ciclopedonale si riaggancerà agli interventi in corso di realizzazione ed attuati utilizzando i nuovi servizi in prossimità dei sistemi multimodali di scambio». Tempistiche: dal momento della sottoscrizione chi vincerà il bando avrà a disposizione rispettivamente 30, 45 e 20 giorni per i vari step (preliminare, definitivo ed esecutivo).