Perugia, le tradizioni tra campane e dialetto

Dal 21 al 30 agosto, a Civitella D’Arna, una rievocazione storica della tradizione contadina

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Una sfilata per corso Vannucci, per rievocare quello spirito contadino e tradizionale tanto caro alle campagne perugine, ha presentato la ‘Festa delle Campane e del dialetto perugino’ che si svolgerà a Civitella d’Arna dal 21 al 30 agosto.

Dialetto e tradizione Gli ultimi dieci giorni di agosto sono ormai appuntamento fisso per la Proarna che organizza nel piccolo borgo che dall’Acropoli perugina la festa. Attraverso 40 figuranti in costume tradizionale, tra cui il vice sindaco Barelli, al conte Giustinaino Degli Azzi, all’epoca proprietari del castello di Civitella hanno voluto rappresentare uno spaccato di vita contadina di metà ottocento.

Appuntamenti Tanti gli eventi di contorno nei dieci giorni di festa, si apre il 21 con un incontro sui miti perugini ai tempi dell’Expo fino a chiudere il 30 con la rievocazione storica della fusione delle campane. In mezzo, concerti e giochi, convegni e percorsi enogastronomici, fino alle camminate della natura e al Palio delle Campane. Il 27 agosto verranno assegnati i premi ‘Campana d’oro’ a cura di Sergio Pioppi.Civitella D'arna

Storia della festa La ‘Festa delle Campane e del Dialetto Perugino’ prende spunto dal diario parrocchiale di don Francesco Baldelli, parroco del borgo dal 1846 al 1898, e ripropone uno spaccato di vita di metà ottocento, quando a Civitella vennero fuse 13 campane ad opera dei fonditori Sini di Aquapendente di Viterbo. Nei giorni della festa, Civitella d’Arna torna indietro nel tempo e ripresenta momenti legati al mondo contadino, con scene di vita quotidiana, mostra di arnesi, riproposta di lavori e sapori riferiti a quegli anni.

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