Via Urbinati Terni: nel 2022 nuova gara. Per i lavori almeno 10 mesi

Completamento della bretella, doppio step: approvati stato di consistenza e liquidazione finale. Il Rup Nannurelli: «Ultimato il 53%, in chiusura revisione progetto esecutivo»

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di S.F.

Stato di consistenza e liquidazione finale dell’appalto risolto. Doppia approvazione e nuovo bando – con l’interpello non si può procedere ulterioremente, probabilmente meglio così visto l’ultimo esito nefasto – più vicino per uno dei cantieri più complessi e oggetto di polemiche di Terni, vale a dire il completamento della bretella stradale tra via Urbinati e strada Santa Maria Maddalena: c’è anche l’escussione delle polizze fidejussorie a garanzia per il recupero credito maturato dal Comune per oltre 174 mila euro. I tempi sono tutt’altro che brevi.

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Chiusura del rapporto

Il cantiere è fermo praticamente da inizio anno. Di recente c’è stata la risoluzione del contratto con la Edilwal Costruttori srl con successivo – al netto di questo cantiere dispiace che una società ternana abbia avuto problemi del genere – fallimento di quest’ultima che ha comportato un aggravio procedurale per terminare il rapporto. L’atto firmato dal dirigente ai lavori Piero Giorgini è secretato per motivi legati alla riservatezza ed allora a spiegare lo sviluppo dell’annosa e problematica vicenda è il Rup – nonché direttore dei lavori – Federico Nannurelli: «Posso rappresentare che l’amministrazione comunale ha finalmente concluso un adempimento molto complesso che è fondamentale per poter chiudere i rapporti sul contratto risolto e avviare così le procedure per un nuovo appalto, così da cercare da portare a termine un cantiere infrastrutturale che negli anni ha rappresentato per l’ente un grande preoccupazione e l’avvio di laboriosi adempimenti che in sostanza dal 2010 ad oggi ha visto il passaggio di quattro imprese, un contenzioso in fase iniziale definito solo con sentenza del Consiglio di Stato, una cessione di ramo d’azienda, un interpello e due risoluzioni contrattuali in danno per gravi inadempienze dell’appaltatore». Si passa ai numeri.

Terni, bretella Urbinati Risoluzione firmata

Piero Giorgini con Federico Nannurelli

La stima e il nuovo progetto esecutivo: i tempi

Il funzionario tecnico spiega che con la redazione dello stato di consistenza dei lavori «è stato stimato che l’ultima impresa ha effettuato lavori per una percentuale pari al 4,01% rispetto al progetto complessivo. Ad oggi, pertanto, alla chiusura dell’ultimo rapporto approvato l’opera risulta essere stata realizzata per il 53,27%. Per effetto della risoluzione contrattuale, disposta unilateralmente dall’amministrazione comunale al fine di superare la fase di stallo dovuta alle ormai note inadempienze dell’impresa, il Comune si trova finalmente nelle condizioni di poter riavviare l’iter per la conclusione dei lavori. Non potendo procedere nuovamente con un interpello, la legge ha consentito di poter recuperare importanti risorse, mediante una compensazione contabile e poi con l’escussione delle garanzie». Ci vorrà del tempo: «Il progetto dei lavori di completamento va aggiornato sia in termini prestazionali che economici, dato che a causa del tempo trascorso sono cambiate le normative di riferimento che regolano gli adempimenti per l’appalto delle opere pubbliche. Sono state concluse le indagini geologiche preliminari e lo studio di progettazione incaricato sta elaborando il progetto esecutivo revisionato – continua – che ci consentirà la sua approvazione entro la fine di questo anno e di avviare così nuove e più performanti attività operative».

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La durata dei lavori: «Non meno di dieci mesi»

Il Comune – puntualizza Nannurelli – ha potuto recuperare «tutti i danni subiti in modo da non doversi gravare dei maggiori costi dell’opera. Se riusciamo a concludere le procedure di scelta del contraente utilizzando le formule di semplificazione che la normativa di settore oggi ci consente, metteremo alle spalle la complessa gestione dei rapporti che i vecchi modelli ispiravano verso il massimo ribasso e completeremo un intervento che avrà comunque una durata dei lavori che non potrà essere inferiore a 10 mesi. Alla fine di questa fase così impegnativa e preoccupante, da gestire nell’ambito della ripresa di una attività lavorativa del Comune che è molto intensa, posso affermare che certi risultati, non certo scontati, sono il frutto di una analisi costante dei problemi in cooperazione tra tutti quei i livelli politici ed amministrativi che governano i sistemi. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il mio staff, composto da persone preparate ed efficienti senza le quali non sarei mai in grado di rispondere con puntualità a tutti bisogni che  le aree di competenza assegnate al mio ufficio richiedono. Sono molto soddisfatto – conclude – quanto si riesce a definire procedure come queste perchè nonostante la carenza di persone e le dinamiche avverse della burocrazia e degli eventi, giorno dopo giorno abbiamo la fortuna di contribuire allo sviluppo della nostra città».

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Se ne parla nel 2023? Più che probabile

In definitiva, facendo un paio di conti, l’ipotesi verosimile è che tra approvazione del progetto esecutivo, variazione di bilancio, iter amministrativo per il nuovo appalto e lavori di quasi un anno – se tutto fila liscio chiaramente – il completamento non ci sarà prima del 2023. Per la ‘felicità’ – in senso ironico – dei tanti residenti della zona in attesa dal lontano 2010 del nuovo collegamento viario.

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