Terni, via Urbinati: affidato incarico per revisione progetto

Occorre per l’approvazione della variante in corso d’opera: entrata in azione una società di Bagnoregio per poco più di 41 mila euro

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di S.F.

Revisione del progetto esecutivo per consentire la successiva approvazione della variante in corso d’opera. È questa l’ultima spesa del Comune di Terni per procedere – i lavori sono parzialmente sospesi dal 18 settembre – con il completamento del I° stralcio funzionale della bretella di collegamento tra via Urbinati e piazzale Bianchini Riccardi, con focus in particolar modo sull’area di strada Santa Maria Maddalena: in azione è entrata una società di Bagnoregio, la Baffo srl, cui è stato affidato l’incarico – Iva compresa – per poco più di 41 mila euro.

SETTEMBRE 2020, LAVORI SOSPESI PARZIALMENTE IN ATTESA DELLA VARIANTE

I lavori in avvio di novembre

Il nodo

Tutto ciò avviene dopo lo scambio estivo – a palazzo Spada hanno deciso di non procedere con la risoluzione contrattuale, facendo tuttavia presente che non saranno ammessi ulteriori ritardi –  tra l’amministrazione e la Edilwal Costruttori srl sulle problematiche emerse. In sostanza la questione è legata all’obsolescenza del progetto esecutivo, approvato nel maggio 2010: nel corso degli anni il quadro è cambiato – al netto delle varie problematiche con le ditte che si sono susseguite – dunque urgono approfondimenti tecnici per l’adeguamento e la definizione di tutte le opere complementari.

AGOSTO 2020, COMUNE-EDILWAL: SCATTANO LE CONTESTAZIONI

Il cartello di cantiere

Lo stallo

L’esito dello ‘scambio’ di opinioni d’altronde indica che «in relazione ad una analisi dei costi e dei benefici e con l’esigenza di contemperare il blanciamento degli interessi contrapposti, si ritiene di dover valutare la possibilità di portare a compimento l’opera, andando a valutare l’opportunità di apportare dei correttivi al progetto, dato che per effetto della risoluzione del precedente appalto e del lungo tempo trascorso dall’avvio del cantiere, emergono situazioni non imputabili all’amministrazione comunale e all’impresa che in effetti potrebbero comportare la necessità di valutare la possibilità o meno di realizzare opere migliorative e complementari tali da poter meglio armonizzare l’opera alle reali trasformazioni del contesto urbanizzato che sono intervenute nel corso degli anni e comunque al fine di adattare il cantiere alle esigenze logistiche e funzionali conseguenti ad una fase di stallo operativo che di fatto si è determinata». Dunque si «intima all’appaltatore di accelerare comunque le fasi di lavorazione che al momento possono essere compiute agevolmente e di aggiornare il programma esecutivo di queste lavorazioni». Ora si attende il lavoro della ditta – Alvaro, Ilaria e Daniele Baffo, tutti ingegneri – viterbese.

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