di S.F.
Un corridoio di flottaggio di due chilometri di lunghezza per novanta metri di larghezza utile ai veicoli in servizio antincendio sul lago di Piediluco. Il progetto è pronto da due anni con tanto di passaggio in conferenza di servizi e giunta comunale ma, per ora, è stata realizzata solo la segnaletica. Motivo? Il Tar dell’Umbria. Sì, perché alla Federazione italiana canottaggio la storia non è piaciuta granché. A tal punto da fare ricorso – tuttora pendente – al Tribunale amministrativo regionale. In tal senso martedì è prevista un’udienza interlocutoria.
Coinvolti in tanti
La Fic – difesa dagli avvocati Enrico Lubrano, Filippo Lubrano e Lorenzo Maria Cioccolini – ha depositato il ricorso il 7 novembre del 2019 mettendo nel mirino la delibera di giunta riguardante l’approvazione delle risultanze della conferenza dei servizi, convocata per avere i pareri in vista della realizzazione del corridoio di flottaggio. Per questo motivo sono coinvolti oltre al Comune (l’iter è in mano al legale Paolo Gennari) anche la Provincia di Terni, la prefettura, la soprintendenza, la Regione e l’Afor, seppur si siano costituiti. A Piediluco per ora è tutto bloccato perché la procedura è ancora attiva e lo scorso 21 settembre la Federazione ha dichiarato l’interesse alla decisione. Cosa significa? Martedì con ogni probabilità il Tar stabilità una nuova data per l’udienza di merito. Da ricordare che l’iter è scattato su input dell’ex prefetto Paolo De Biagi in seguito agli incendi boschivi dell’estate 2017: all’epoca non c’era la segnaletica specifica di pericolo né tantomeno il divieto di navigazione per circostanze del genere.
Il progetto
Il Comune due anni fa specificà che si è reso «necessario ed indispensabile stabilire delle procedure che consentano di allertare i fruitori dell’avvio della procedura di flottaggio nel lago degli aeromobili mentre effettuano interventi antincendio». Prevista la realizzazione della segnaletica in acqua – pannelli informativi, bandierine, pali in castagno, boe segnaletiche – per sviluppare il corridoio di flottaggio. Sempre che la Fic sia d’accordo. Per ora non si fa nulla, c’è il Tar di mezzo.