Piediluco, corridoio flottaggio al palo: Fic contro tutti al Tar

Terni – A pochi giorni dal Natale è prevista la discussione sul ricorso 2019 della Federazione: mirino sulla ‘corsia’ da 2 chilometri per i veicoli antincendio

Condividi questo articolo su

di S.F.

Un corridoio di flottaggio di due chilometri di lunghezza per novanta metri di larghezza utile ai veicoli in servizio antincendio sul lago di Piediluco. Il progetto è pronto da due anni con tanto di passaggio in conferenza di servizi e giunta comunale ma, per ora, è stata realizzata solo la segnaletica. Motivo? Il Tar dell’Umbria. Sì, perché alla Federazione italiana canottaggio la storia non è piaciuta granché. A tal punto da fare ricorso – tuttora pendente – al Tribunale amministrativo regionale. In tal senso martedì è prevista un’udienza interlocutoria.

Piediluco, corridoio flottaggio: nuovo step

Coinvolti in tanti

La Fic – difesa dagli avvocati Enrico Lubrano, Filippo Lubrano e Lorenzo Maria Cioccolini – ha depositato il ricorso il 7 novembre del 2019 mettendo nel mirino la delibera di giunta riguardante l’approvazione delle risultanze della conferenza dei servizi, convocata per avere i pareri in vista della realizzazione del corridoio di flottaggio. Per questo motivo sono coinvolti oltre al Comune (l’iter è in mano al legale Paolo Gennari) anche la Provincia di Terni, la prefettura, la soprintendenza, la Regione e l’Afor, seppur si siano costituiti. A Piediluco per ora è tutto bloccato perché la procedura è ancora attiva e lo scorso 21 settembre la Federazione ha dichiarato l’interesse alla decisione. Cosa significa? Martedì con ogni probabilità il Tar stabilità una nuova data per l’udienza di merito. Da ricordare che l’iter è scattato su input dell’ex prefetto Paolo De Biagi in seguito agli incendi boschivi dell’estate 2017: all’epoca non c’era la segnaletica specifica di pericolo né tantomeno il divieto di navigazione per circostanze del genere.

Lago Piediluco, ecco il corridoio di flottaggio

Il progetto

Il Comune due anni fa specificà che si è reso «necessario ed indispensabile stabilire delle procedure che consentano di allertare i fruitori dell’avvio della procedura di flottaggio nel lago degli aeromobili mentre effettuano interventi antincendio». Prevista la realizzazione della segnaletica in acqua – pannelli informativi, bandierine, pali in castagno, boe segnaletiche – per sviluppare il corridoio di flottaggio. Sempre che la Fic sia d’accordo. Per ora non si fa nulla, c’è il Tar di mezzo.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli