Lago Piediluco, ecco il corridoio di flottaggio

Terni, operazioni di ammaraggio e decollo aeromobili antincendio: c’è il progetto per creare l’area e condizioni di sicurezza per i frequentatori. 2 chilometri per 90 metri

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di S.F.

Il progetto

A dare l’input è stato il prefetto di Terni Paolo De Biagi il 18 aprile del 2018, a pochi mesi dagli incendi boschivi – spicca quello in zona Rocca San Zenone – che caratterizzarono l’estate del 2017. In quella circostanza fu necessario effettuare una serie di attingimenti d’acqua nel lago di Piediluco da parte dei canadair e la polizia Locale intervenne per allontanare i frequentatori del bacino idrico e tutelarne così l’incolumità: l’area è infatti sprovvista di segnaletica di pericolo e di divieto di navigazione in casi del genere. A distanza di tempo è pronto il progetto per creare un cosiddetto ‘corridoio di flottaggio’ per aeromobili d’intervento antincendio: lunghezza di 2 chilometri per 90 metri di larghezza. Convocata una conferenza dei servizi per ricevere il parere positivo dal Mibac, dalla Regione Umbria, dal Parco fluviale del Nera, dalla Provincia e dall’Autorità di bacino del distretto idrografico dell’appennino centrale.

Paolo De Biagi

Le richieste del prefetto

Oltre un anno fa De Biagi chiese al Comune di modificare l’articolo 10 del regolamento sulla navigazione sul lago di Piediluco con l’obiettivo di prevedere in modo più dettagliato le procedure di allertamento in caso di flottaggio dei velivoli in azione per operazioni antincendio. Non solo: l’indicazione per la Regione fu invece di farsi carico dell’installazione di cartelli informativi e di pali con bandiere rosse per la segnalazione di imminente inizio dell’attività. Un mese dopo – 23 maggio 2018 – un atto dell’ex commissario straordinario Antonino Cufalo permise di cambiare l’articolo in questione, ‘Aeromobili con compiti di pubblico servizio’: previste anche sanzioni amministrative da 50 a 300 euro per chi viola il comma legato al divieto di balneazione su tutto il lago durante il quale sono issate le bandiere rosse.

Il lago di Piediluco

L’area da creare

Nella redazione del progetto i tecnici sottolineano che «per la configurazione naturale del lago di Piediluco, per la presenza dei natanti privati e turistici presenti sul lago ed in considerazione della partecipazione sistematica degli atleti di canottaggio della Federazione Italiana che effettuano allenamenti e competizioni, si rende necessario ed indispensabile stabilire delle procedure che consentano di allertare i fruitori dell’avvio della procedura di flottaggio nel lago degli aeromobili mentre effettuano interventi antincendio. Di intesa con la Regione Umbria, si è ritenuto che la scelta più praticabile potesse essere quella dell’installazione di pali per bandiere di segnalazione e di comunicazione delle attività di flottaggio dei velivoli antincendio». Si procederà con l’utilizzo di pali in castagno, bandiere di 40×60 centimetri e pannelli illustrativi da 50×70 centimetri in forex e dieci boe segnaletiche in polietilene rotazionale.

Il cartello illustrativo

La modalità e la sicurezza

Il sistema di comunicazione è dunque «visivo per mezzo di bandiere rosse issate su pali che, posti in luoghi considerati strategici per l’attività di balneazione e di navigazione, possono coprire il campo visivo di navigazione del lago. Le bandiere rosse che indicheranno la segnalazione delle operazione di flottaggio degli aeromobili mentre effettuano rifornimenti idrici sul lago, verranno issate a cura dei gestori delle strutture turistiche, ricettive e di balneazione prossime alla localizzazione dei pali. L’approccio progettuale così è stato rivolto in generale ponendo al centro la sicurezza degli utilizzatori del lago e il suo habitat ed in particolare tentando di affrontare una delle tante questioni ambientali come quella degli incendi boschivi con l’idea di potere rispondere in modo efficace fin dalla stesura del progetto: la scelta è stata operata con soluzioni a basso impatto ambientale e facilità di manutenzione sia per quei elementi di avviso, rivolti ai natanti del pericolo dell’avvio della procedura di flottaggio nel lago degli aeromobili antincendio, sia per la delimitazione visiva del corridoio lacustre destinato al rifornimento idrico dei velivoli». E i vincoli? «Nel campo delle scelte progettuali non possono essere trascurati i valori paesaggistici del lago tali da essere inserito all’interno delle perimetrazioni comunitarie Sic e Zsc». Al progetto hanno lavorato il dirigente Renato Pierdonati, il funzionario tecnico Federico Nannurelli, il geometra Maria Angela Cavallo e l’architetto Andrea Cecilia.

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