di S.F.

Contratti di locazione, concessione o ulteriori titolo giuridici, aumentano le entrate del Comune di Terni per i fitti attivi. Quantomeno è ciò che si evince dal maxi accertamento dalla dirigente alle attività finanziarie di palazzo Spada, Grazia Marcucci: dai 512 mila euro del 2021 ai 552 dell’anno corrente. Gli ingressi più rilevanti, come di consueto, arrivano dalla Regione Umbria per i locali in piazzale Bosco. Non mancano le curiosità .

Le entrate più corpose
L’accertamento arriva in vista dell’approvazione – il ministero dell’Interno ha spostato il termine ultimo al 31 marzo – del bilancio di previsione 2022-2024. In sostanza si tratta dell’aggiornamento legato ai canoni che il Comune prevede di introitare nell’esercizio in corso per locazioni, concessioni o altri titoli giuridici di edifici di proprietà comunale. Esempio? Il contratto per vico Politeama (sede magazzini e uffici della farmacia Falchi) per per 42.858 euro, l’accordo per la gestione dell’ex convento di San Valentino in via Turati con l’Adisu da 51.080 euro, il patto con la Regione per piazzale Bosco da poco meno di 150 mila euro o la concessione dell’area campeggio in zona Campacci a Marmore alla Villaggio società cooperativa Sociale da 24.151 euro (a proposito, la situazione continua ad essere incerta per la riapertura tra fine primavera ed estate). C’è anche l’Ara Marina Summer Village di Piediluco per 17.405 euro sulla base di un contratto di concessione del novembre 2016.

Le curiosità e gli introiti più bassi
Coinvolto tutto il territorio comunale con alcuni locali anche a Cesi, Cecalocco, Valserra, Battiferro e Collestatte. Tra i fitti attivi più bassi figurano i 29,64 euro dalla parrocchia di San Valentino per il contratto di locazione ad uso cantina in via Papa Zaccaria, i 179,29 euro dall’associazione proloco di Piediluco per la sede di via IV Novembre, i 154,93 dalla Rai S.p.A. per il canone servitù a termine su via Roma, i 33,68 euro dall’associazione Wwf onlus come indennità di occupazione per un locale di via Premuda 6, i 45,21 euro dal consolato provinciale Maestri del lavoro per un spazio all’ex foresteria od i 278,86 dall’associazione Afad per l’immobile in via Rosselli 19, a pochi passi dal parco chiuso da ormai sette anni. Figurano anche i 4.230 euro per la pizzeria Il Tempio all’incrocio tra via Colombo e via delle Conce: in questo caso si parla di «occupazione senza titolo nelle more della riconsegna». Tra i soggetti citati ci sono la cooperativa sociale Actl (per Poggio Lavarino e Marmore), il Museo della Cascata arl (scuola don Milani), Puntozero scarl, Teseo, Rifugio Sant’Erasmo Aps, Snap, Trust Italia S.p.A. e Usl Umbria 2. La procedura è stata seguita dall’architetto Angelo Baroni, il Rup.