Terni, scontro Comune-Unicredit: Osl ‘congela’ domanda ammissione da 8,3 milioni

Nuovo passaggio sulla questione dell’anticipazione di tesoreria 2017: l’Organismo si muove dopo l’appello del Comune post sentenza della Corte dei conti

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La storia è arcinota e ora si aggiunge un ulteriore passaggio. Scontro Comune di Terni-Unicredit SpA per l’anticipazione di tesoreria 2017, a muoversi questa volta è l’Organismo straordinario di liquidazione dopo gli ultimi aggiornamenti legati alla sentenza 41 della Corte dei Conti – 9 giugno 2022 – sul ricorso di palazzo Spada per la restituzione dell’anticipazione di tesoreria 2017 e degli interessi maturati: ‘congelata’ la richiesta di ammissione alla massa passiva per oltre 8,3 milioni di euro in attesa del giudizio d’appello.

Terni: Comune contro Unicredit. Corte Conti riconosce all’ente 370 mila euro su 14 milioni

La presidente dell’Osl del Comune di Terni, Giulia Collosi

Le cifre e breve riassunto

Tra il settembre 2019 e l’agosto 2020 il dirigente delle attività finanziarie di palazzo Spada – si sono succeduti Claudio Carbone e Grazia Marcucci – ha segnalato due debiti del Comune in favore del tesoriere per 639 mila euro e 7,7 milioni di euro, il primo per titolo di interessi passivi sull’utilizzo dell’anticipazione ed il secondo come rimborso per l’anticipazione di tesoreria. Tutto legato al 2017. Bene. Si arriva al novembre 2020: la Marcucci diffida e mette in mora Unicredit per l’immediata restituzione delle somme in questione, con «possibilità per l’istituto di insinuazione al passivo del dissesto dell’Ente». La Corte dei conti aveva riconosciuto al Comune appena 370 mila euro su 14 milioni.

Anticipo tesoreria Comune Terni: nuovo scontro in consiglio

Tutto sospeso

Il resto è storia recente: ricorso del Comune contro Unicredit per la restituzione dei milioni di euro in questione, la bocciatura della Corte dei conti – sezione giurisdizionale – in quanto «la gestione delle anticipazioni di tesoreria non restituite alla banca al 31 dicembre 2017 non ricadeva nella gestione dell’Organismo straordinario di liquidazione» e la notifica dell’appello datato 15 luglio. Che fa dunque l’Osl: sospende «ogni valutazione in ordine all’ammissione alla massa passiva del dissesto della somma di 8.374.396 euro segnalato come credito presunto del tesoriere dell’Ente». La firma è del trio Giulia Collosi (presidente), Emanuele Bardani ed Eleonora Albano, i componenti dell’Osl.

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