Terni, due anni con strada delle Campore ‘ridotta’ – Fotogallery

Il problema va avanti dal febbraio 2021: servono parecchi fondi per la sistemazione. Intanta scatta l’interrogazione sui rifiuti

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di S.F.

Le «situazioni d’emergenza» e la necessità di «tutela della pubblica incolumità» sono state segnalate quasi due anni fa, nel febbraio 2021. Con specifica ordinanza per la ‘chiusura’ – in realtà più di qualcuno ha continuano a passarci, con tanto di transenne tirate giù – della corsia di marcia più vicina ai campi circostanti a partire dall’incrocio con strada dei Laghetti: siamo in strada delle Campore a Terni e da allora, tra la caccia ai corposi fondi necessari per la risoluzione del problema e le segnalazioni dei cittadini, non si è mosso granché. «Al momento non è possibile operare altrimenti e pertanto si rende necessario istituire il divieto di circolazione», fu scritto nel provvedimento dell’epoca. Si tratta di un’arteria periferica ma inserita nel contesto industriale di vocabolo Sabbione e dunque molto transitata, non solo per esigenze lavorative delle aziende presenti. Di mezzo c’è anche una contesa con proprio con la Sii: la vicenda, insieme a quella di strada di Selvoni già discussa, è finita al Tar Umbria. Al netto della spesa, un intervento non troppo semplice – di mezzo ci sono anche particelle private – considerando l’estensione e il guaio che va avanti da anni: da mera strada di campagna si è trasformata nei decenni in un passaggio più che utilizzato dai mezzi pesanti. I risultati sono evidenti.

FEBBRAIO 2021, L’ORDINANZA DEL COMUNE PER I PROBLEMI IN STRADA DELLE CAMPORE
APRILE 2022, ANCORA NULLA
STRADA CAMPORE-CONFINI: CI SI RIPROVA, COINVOLTE AST E SII

I rifiuti

La zona di Sabbione nel contempo finisce in un’interrogazione a firma del Pd. Il mirino è in particolar modo tra via del Commercio, strada delle Campore e via Mercurio: «Nei prossimi giorni – spiega il capogruppo Francesco Filipponi – per chiedere maggiori controlli relativamente ai rifiuti lasciati illecitamente presso la zona industriale di Sabbione. Chiederemo di coinvolgere Asm, la polizia municipale, la direzione ambiente e le associazioni per eventuali protocolli. Non è più possibile vedere delle zone della città, in particolar modo dove sussistono le zone industriali in queste condizioni. Oltre la videosorveglianza – conclude – occorrono un cronoprogramma di controlli serrati e una sinergia possibile con le associazioni a tutela dell’ambiente».

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