di S.F.
L’idrogeno in via Angelini. Per la ‘stazione’ di ricarica degli autobus elettrici la scelta ricade su una zona decisamente più centrale di Terni: c’è il semaforo verde per il documento di indirizzo alla progettazione per la realizzazione dell’infrastruttura a supporto dei mezzi per il trasporto pubblico locale. Il finanziamento da 804 mila euro rientra nell’ambito del Pnrr e vede l’ingegnere Marta Frittella in qualità di responsabile unica del procedimento. Scatta la procedura per l’affidamento del progetto.
L’ITER PER LA STAZIONE RIFORNIMENTO IDROGENO: SI FA IN VIA ANGELINI

Oltre 5 mila metri quadrati
In sostanza si tratta dell’infrastruttura utile all’alimentazione degli autobus elettrici e la base per l’affidamento del progetto è quantificata in poco più di 74 mila euro. L’area individuata è in via Tito Oro Nobili, in fondo al parcheggio della stazione ferroviaria: sono 5.300 metri quadrati di proprietà comunale in seguito al contratto di compravendita con Ferrovie dello Stato Italiane – 28 settembre 2018 -, con costituzione della servitù perpetua di passaggio pedonale e carrabile diurna/notturna in favore di Rfi. D’altronde in zona c’è il deposito di quest’ultima. La storia non è così semplice: «Per la realizzazione del progetto – si legge nel documento – è necessaria la preventiva bonifica dagli ordigni bellici limitata alle aree che saranno oggetto di scavi (profondità inferiore ad un metro) per la realizzazione degli impianti elettrico, idrico e fognario».

Cosa è previsto
L’intenzione progettuale è di sviluppare un’area per sosta e ricarica per nove bus da otto metri e due da dodici metri. E le colonnine di ricarica a doppia erogazione? Ne sono previste quattro, mentre a tripla erogazione solo una. Tutte di potenza pari o superiore a 70 kw. In più una zona per la sosta di altri veicoli, la sistemazione della viabilità interna, la recinzione e la nuova illuminazione. A firmare il via libera per avviare la procedura è stato il dirigente all’ambiente del Comune, Paolo Grigioni.