di S.F.
Impegno di spesa e definizione delle posizioni debitorie di palazzo Spada nei confronti di quasi 80 Comuni. Siamo nell’ambito del post dissesto e c’è la firma sulla liquidazione per un totale che sfiora i 7 mila euro. Perfezionate anche due corpose transazioni dal valore rispettivamente di 150 mila e 280 mila euro, entrambi con creditori ordinari.
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Anche i Comuni in questione rientrano tra i creditori ordinari e tutti hanno accettato l’atto transattivo al 70% (come noto quelli privilegiati si prendono invece il 100%). Numerosi gli enti coinvolti: partita debitoria chiusa (le cifre sono minimali) con Montefranco, Montopoli in Val d’Arno, Vaglio Basilicata, Spoleto, Riccione, Arcore, Conegliano, Arzachena, Cosio Valtellino, Fano, Bellante, Asciano, Ariccia, Cazzano di Tramigna, Civita Castellana, Caltanissetta, Castel Ritaldi, Alatri, Frattamaggiore, Altopascio, Collegno, Borgorose, Guardea, Bolzano, Lotzorai, Gorla Minore, Isola del Giglio, Bologna, Pistoia, Narni, Gela, Pesaro, Monterosi, Porto Recanati, Pietrasanta, Lumezzane, Tarquinia, Buccheri, Montecorvino Pugliano, Gallarate, Prato, Monterotondo, Porto Ceresio, Rho, Sant’Arcangelo di Romagna, Pordenone, Ponzano Veneto, Grottaferrata, Orbetello, Sant’Agata di Militello, Bagheria, Tremonti, Sellano, Sigillo, Minturno, Rocchetta Sant’Antonio, Ravenna, Poggio Rusco, Vinci, Cagliari, Siracusa, Padova, Sora, Sanremo, Vicopisano, Sant’Anastasia, Tuscania, Viterbo, Isola delle Femmine, Riccione, Viterbo, Fiano Romano, Cascia, Quarto d’Altimo, Viareggio e Spello.
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