di S.F.
Punti di accoglienza per consentire l’allattamento ed il cambio dei neonati in sedi comunali e turistiche (‘Pentagono’, Bct, centri Iat, cascata delle Marmore, Caos, Cmm, Carsulae e altri), parcheggio rosa per donne in stato di gravidanza o con bimbi fino a due anni di età, percorsi formativi rivolti ai genitori e agli operatori socio-sanitari-educativi e costituzione di un ‘tavolo per il benessere della famiglia’. Sono i quattro punti del progetto pluriennale approvato dal Comune di Terni: si chiama ‘Network Comuni amici della famiglia – azioni rivolte al benessere delle famiglie e alla lotta della natalità’ e vale un finanziamento da 12.476 euro messo a disposizione dalla Regione.

Il progetto è stato redatto dal gruppo composto dal funzionario con elevata qualificazione Massimo Fioretti e dai funzionari (assistenti sociali) Chiara Bordoni e Roberta Censi, presenti poi giovedì mattina in Comune per parlarne in conferenza stampa (con loro anche la dirigente Donatella Accardo, responsabile del procedimento). Si tratta di un nuovo passaggio legato alla delibera di giunta dell’11 settembre 2019, quando il Comune formalizzò l’adesione al network in questione.
Bene, ma la tempistiche? In primis le attività previste sono l’effettuazione di sopralluoghi tecnici per la realizzazione dei punti di allattamento in strutture pubbliche/turistiche, quindi il check del regolamento per il rilascio dei permessi e l’individuazione di associazioni/realtà locali per lo sviluppo del progetto. «Il raggiungimento degli obiettivi specifici deve essere realizzato entro la fine dell’anno corrente», viene specificato. La rendicontazione alla Regione ci sarà invece entro il primo semestre del 2025.
«ll progetto intende avviare un processo culturale di sensibilizzazione e di orientamento rivolto ai bisogni delle famiglie – le parole dell’assessore al welfare Viviana Altamura – attraverso la realizzazione di una serie di azioni specifiche che portino il Comune ad ottenere il marchio e la certificazione Comune Amico della Famiglia da parte della Provincia Autonoma di Trento. Per rendere il tutto molto operativo è’ stato costituito un gruppo tecnico all’interno della direzione welfare prevedendo anche il coivolgimento di altre direzioni dell’Ente, quali la direzione lavori pubblici, la mobilità, i servizi scolastici, altre ed eventuali, e la partecipazione di altre figure esperte». Con lei anche il collega Marco Iapadre.