Avrebbe aggredito la giovane compagna, mandandola in ospedale, perché non accetta la sua gravidanza, che la donna – poco più che ventenne – dia alla luce un figlio. Per questo un 28enne originario di un Paese dell’Asia del sud è stato colpito dalla misura dell’allontanamento dall’abitazione familiare e del divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa – la giovane – su ordine del gip Barbara Di Giovannantonio.
Il procedimento è scaturito dall’intervento della polizia di Stato presso l’abitazione familiare, situata nel centro di Terni, dove era scoppiata la lite. Immediata l’attivazione del ‘codice rosso’ da parte dell’autorità giudiziaria – titolare del fascicolo è il pm Giorgio Panucci – con le misure applicate lo scorso 2 ottobre dal personale della questura che ha raccolto la denuncia della ragazza.
Venerdì in tribunale si è tenuta l’udienza di convalida nel corso della quale l’indagato è stato sentito dal giudice che, successivamente, ha convalidato e confermato quanto disposto nei suoi confronti. A seguito delle lesioni riportate, la giovane è stata medicata al pronto soccorso di Terni dove le sono state riscontrate ferite lievi alle braccia per una prognosi di sette giorni. Ma, certo, sono le conseguenze psicologiche e personali a pesare più di ogni altra cosa in questo contesto.
L’indagine è in ogni caso aperta e spetterà al pm accertare ogni dettaglio della vicenda che vede il 28enne, difeso dall’avvocato Debora Colantuoni del foro di Perugia, indagato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.