di Maria Luce Schillaci
Continua la morìa delle edicole a Terni: chiude anche la rivendita di viale Leopardi. Il titolare, Massimiliano Battistelli, ha deciso di abbassare per sempre la saracinesca dopo quasi 19 anni di attività, relativi alla sua gestione (perché l’edicola in sé conta molti più anni di vita). Sabato 29 marzo è stato il suo ultimo giorno di lavoro come edicolante. «Tanto impegno, tanto sacrificio e zero guadagni – dice sconsolato -. Le spese sono troppe rispetto al risultato economico, non mi conveniva più, ho trovato un altro lavoro e qua ho chiuso».
Dunque un’emorragia che non sembra arrestarsi quella delle edicole in città, la concorrenza del web è spietata, il cartaceo si vende poco, le spese per riscaldamento e luce sono in continuo aumento, il suolo pubblico e altri balzelli sono un salasso. Inoltre non c’è la possibilità al momento di diversificarsi: alcune edicole hanno iniziato da tempo a vendere piccoli giocattoli e biglietti di gratta e vinci, ma altro non si può vendere per via di leggi nazionali che non lo consentono.
Così nel giro di un anno hanno chiuso molte edicole, in centro e in periferia. Tra le chiusure più recenti, quella di viale della Stazione dei fratelli Ciarulli rimossa dopo 65 anni di attività, ma sono morte anche le edicole di piazza Valnerina e di piazzale Adriatico, e quelle di via Lungonera Savoia e via Carrara. Da tempo in Regione c’è aperto un dibattito per cambiare le regole e per poter trasformare le edicole in qualcosa di diverso per non farle chiudere, ad esempio farle diventare degli info point sulla città o addirittura dei distributori automatici di bevande e merendine. Un dibattito ancora tutto aperto.
«Il problema – rincara Massimiliano – è che questa non è più un’attività redditizia, non esiste un contratto nazionale, non c’è stata evoluzione, costi e spese tante e niente guadagni. Certo sono dispiaciuto, ho messo impegno e sacrificio ma così non si poteva andare avanti». Massimiliano dovrà smantellare il gabbiotto, fino ad ora, fa sapere, nessuno si è fatto avanti per rilevare l’attività.
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