Otto anni di reclusione che, ora, sono diventati definitivi. La V Sezione della Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di Samuel Obagbolo, il 29enne di origini nigeriane condannato per l’omicidio – ritenuto preterintenzionale da procura e giudici – del 39enne tunisino Ridha Jamaaoui, avvenuto la sera del 27 novembre 2022 in via Romagna a Terni, nel quartiere di borgo Bovio.
La prima condanna risale al 27 settembre del 2023, emessa dal tribunale di Terni – gip Barbara Di Giovannantonio – con le modalità del rito abbreviato. Una pena pari ad otto anni di reclusione, poi confermata il 27 giugno del 2024 dalla Corte d’Assise d’Appello di Perugia presieduta da Paolo Micheli. E ora è arrivato anche lo ‘stop’ della Cassazione al ricorso per la revisione del processo, che ha fatto diventare definitiva la condanna ad otto anni che Samuel Obagbolo sta attualmente scontando nel carcere di Perugia-Capanne.
Sin dalle prime indagini – afferma il legale difensore del 29enne, l’avvocato Francesco Montalbano Caracci – sono emersi aspetti che ritengo non siano stati del tutto chiariti, in merito a questa triste vicenda. Ora c’è la decisione della Cassazione che mette la parola ‘fine’ al procedimento penale. Resto tuttavia della mia convinzione, anche se al tempo stesso sono convinto che l’autorità giudiziaria abbia in parte valorizzato le posizioni difensive del mio assistito, infliggendo infatti poco più de minimo della pena».
A poche ore dai fatti, Samuel Obagbolo era stato individuato e arrestato dai carabinieri di Terni. L’omicidio si era consumato al culmine di una lite per futili motivi che lo aveva visto opposto a Ridha Jamaaoui, aggredito a calci e pugni – con conseguenze drammatiche – in un parcheggio adiacente via Romagna. Nella sentenza di primo grado, il gip aveva stabilito risarcimenti in favore dei familiari della vittima, da quantificare in sede civile, con provvisionali di 30 mila euro alla figlia della vittima, assistita dall’avvocato Paolo Cipiccia, e 10 mila euro ciascuno per la sorella, il cognato ed i nipoti rappresentati dall’avvocato Maurizio Filiacci.
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