Circa 100 litri di gasolio sversati nel canale Fiumarella – affluente del fiume Nera – che hanno interessato un’area di 150/200 metri quadrati. Questo il motivo che ha portato alla denuncia del titolare di una ditta e di un operaio da parte dei carabinieri forestali di Sant’Anatolia di Narco.
L’attività è iniziata in seguito alla visione di un liquido oleoso sulla superficie dell’acqua nel territorio comunale di Scheggino (Perugia), con immediato intervento dell’Arma, della polizia Locale e di Arpa Umbria. Una volta stabilita la presenza di gasolio, in loco è entrata in azione una ditta specializzata per posizionare le barriere oleo-assorbenti galleggianti.
«A seguito delle indagini – spiegano i forestali in una nota – è stato accertato che il gasolio presente sul suolo e nel suolo, nonché nelle acque sotterranee e superficiali, si trovava in una cisterna di un’abitazione in fase di ristrutturazione. Un operaio, durante i lavori, aveva reciso le tubature causando la fuoriuscita del liquido che infiltrandosi nel terreno aveva poi raggiunto il canale formando la classica iridescenza sulla superfice delle stesse». Con un escavatore è stata poi creata una trincea di oltre 1 metro di profondità – lunga 6 metri – parallela all’argine del canale per mitigare gli idrocarburi.
La denuncia è scattata per l’operaio e il titolare della ditta, per «immissione di rifiuti pericolosi allo stato liquido nelle acque sotterranee e superficiali», nonché per «abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi». Il sindaco di Scheggino ha emesso una specifica ordinanza per il divieto di captazione ed uso a qualsiasi scopo dell’acqua del canale.