Sisma, in due anni interventi per oltre 300 milioni

Tutti i numeri del post emergenza: più di settemila persone assistite e oltre diecimila edifici danneggiati, il 55% con lesioni gravi

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Più di settemila persone assistite e oltre diecimila edifici danneggiati di cui, più della metà, con lesioni gravi. Sono questi alcuni dei numeri illustrati dalla presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, in seconda commissione, fornendo una sintesi sulla situazione della ricostruzione.

Assistenza alla popolazione Dall’intervento della Presidente è emerso che su 7.378 persone assistite, 5.212 hanno percepito il contributo per l’autonoma sistemazione, mentre a 1.711 sono state assegnate le soluzioni abitative d’emergenza, 173 nei Mapre, moduli abitativi rurali di emergenza, 181 in altra tipologia abitativa temporanea, 94 nei container collettivi e 7 in albergo. Diecimila gli edifici danneggiati di cui il 45% con danni lievi e il 55% con lesioni gravi.

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Opere pubbliche In due anni sono state finanziate opere pubbliche per 301 interventi con oltre 250 milioni di euro, di cui oltre 183 milioni per scuole, dissesti, strade, ospedali e patrimonio residenziale pubblico e altri 67 milioni e 282mila euro per 127 interventi su edifici di culto. Mentre per quanto riguarda la ricostruzione privata sono state dichiarate procedibili 628 domande su 646 presentate per danni lievi: di questi sono 214 sono in condizione di iniziare gli interventi o hanno avviato già i lavori, mentre le pratiche restanti sono per metà in attesa di istruttoria da parte del Comune, per il 25% in attesa di istruttoria da parte del professionista incaricato e per il restante 25% in istruttoria nell’ufficio speciale per la ricostruzione. Solo 49 le domande presentate per danni pesanti, di cui dichiarate procedibili 47: tre sono in grado di iniziare o hanno già avviato i lavori.

4 milioni con gli sms Le donazioni dei privati, da numero solidale, ammontano a 4milioni 825mila euro e sono state utilizzate per interventi relativi a centri di comunità (oltre 4 milioni di euro), ma anche a dotazioni e apparecchiature per le scuole e restauro di beni culturali mobili . Il personale assunto dagli enti locali a tempo determinato è di 102 unità su 105 autorizzati.

I controlli A quasi due anni dal sisma sono stati effettuati 45mila controlli su edifici pubblici, chiese e beni culturali, patrimonio edilizio privato, residenziale e produttivo. Degli edifici verificati nell’area dei cinque Comuni più colpiti questi i dati relativi all’inagibilità diretta: 80 per cento a Norcia, 67 a Cascia, 65 a Preci, 58 a Spoleto, 48 a Monteleone. Centro storico di Norcia riaperto al 95 percento al 30 giugno 2018.

Delocalizzazione A Norcia sono stati realizzati sette interventi che hanno fatto riprendere a lavorare ristoratori, esercenti commerciali, attività professionali e produttive. Sono stati riaperti alcuni negozi turistici a Cascia, alcuni ristoranti, negozi e caseifici a Castelluccio e a Preci. Per quanto riguarda l’agricoltura sono stati realizzati 158 moduli per il ricovero degli animali e 84 moduli deposito.

LA DELOCALIZZAZIONE A CASTELLUCCIO

Il personale assunto a tempo determinato dagli enti locali ammonta a 102 unità su 105 autorizzati: Provincia di Perugia 6 (autorizzati 8), Provincia di Terni (2). Comuni: Arrone (2), Cascia (17), Cerreto di Spoleto (3), Ferentillo (3), Monteleone (6), Montefranco (2), Norcia (24), Poggiodomo (1), Polino (2), Preci (10), S. Anatolia di Narco (2), Scheggino (2), Sellano (3), Spoleto (13 autorizzati 14), Vallo di Nera (4).

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