Ăˆ attesa fra qualche giorno la decisione del tribunale civile di Caltanissetta sul ricorso presentato da Amine Aassoul, l’omicida di David Raggi, contro la decisione della commissione territoriale di Siracusa, datata 15 settembre 2014, di respingere la richiesta di asilo presentata dall’uomo al suo sbarco in Italia, nel maggio dello stesso anno.
A UN MESE DALLA MORTE DI DAVID: LA FIACCOLATA
Attesa L’udienza di merito si è tenuta lo scorso 21 aprile e il giudice, dopo aver acquisito la memoria difensiva presentata dal legale dello stesso Aassoul – detenuto al momento nel carcere di Spoleto – si è riservato la decisione che dovrebbe giungere entro la fine di aprile. Il giudice dovrĂ stabilire in sostanza se la richiesta di asilo, respinta al tempo dalla commissione competente, era in qualche modo fondata – e quindi Amine Aassoul aveva un qualche titolo per stare in Italia – oppure se non c’erano ragioni valide alla base della sua richiesta di protezione internazionale.
Riflessi Inutile dire che la decisione influirĂ sulla lettura complessiva della vicenda, segnata da diversi ‘buchi neri’ evidenziati tanto dai familiari di David Raggi, rappresentati dall’avvocato Massimo Proietti, quando dal gip Maurizio Santoloci. Il primo ha evidenziato piĂ¹ volte come l’omicida, dal novembre del 2014 – in seguito alla bocciatura della richiesta di sospensione – non fosse piĂ¹ legittimato in alcun modo a stare in Italia.