Acquasparta, sul 25 aprile è polemica

Il gruppo di opposizione ‘Acquasparta e futuro’ attacca il sindaco Montani: «Commemorazione completamente ignorata»

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del gruppo consiliare ‘Acquasparta e futuro’

La festa della Liberazione del 25 aprile è un’occasione straordinaria per ricordare l’avvio della nostra Repubblica e della nostra Costituzione che ispirano il più ampio senso di libertà e democrazia. Difendere la Repubblica democratica e antifascista nata dalla resistenza è diventato un tratto essenziale dell’azione politica e culturale democratica.

In Umbria, come nel resto d’Italia, le istituzioni si sono mosse in tal senso. Nelle nostre vicinanze citiamo San Gemini, Massa Martana, Avigliano Umbro, Narni e tantissimi altri comuni ed istituzioni. Il sindaco di Acquasparta non si è degnato di alcun gesto né consegnato il testimone a scarne note nei propri organi di comunicazione.

Purtroppo per lui non gli soccorre neanche il coronavirus perché una direttiva del ministero dell’Interno regolamenta e consente la ricorrenza. Se non l’avesse disponibile gliela potremmo far recapitare. Signor sindaco, le pesa così tanto, ricordare che chi combatté nella resistenza e chi si oppose alla dittatura nei venti anni in cui erano state eliminate tante libertà e compiute tante violenze ed omicidi, contribuì a liberare l’Italia e permise poi di avere una Costituzione così avanzata?

E come se non bastasse, la sovrapposizione sempre più frequente tra storia, ‘creatività’, romanzo e fiction prova vergognosamente a scardinare presso le nuove generazioni il senso della storia come scienza e rende il confine tra il vero e il verosimile, e perfino il falso, invisibile o irrilevante. Il 25 aprile è la festa della Liberazione dalla dittatura nazi-fascista e basta. Non confondiamoci!

In ultimo signor sindaco, esimendola dai consueti ringraziamenti che al momento potrebbero essere non necessari, sappia che la fascia che indossa ha i colori previsti dall’articolo 12 della Costituzione, nata proprio dopo la Liberazione. I suoi colori sono il rosso, che ricorda il sangue versato per consentirle di indossarla, il verde, la speranza che i posteri compreso Lei se ne ricordassero, il bianco, colore e candore della coscienza sul quale ogni amministratore dovrebbe contare.

Se vorrà saremo felici di partecipare insieme a Lei ad una cerimonia postuma ed alla deposizione di una corona presso il nostro caro monumento in memoria di vero eroi e si rende disponibile a concorrere alle spese. Intanto le chiediamo formalmente di rispondere alle concittadine e ai concittadini di Acquasparta del perché non ha ritenuto opportuno commemorare chi si è immolato per noi ed evitato di menzionare una ricorrenza così importante per il nostro paese. Se pensa che queste ricorrenze non siano degne della sua attenzione, la invitiamo a raccontarlo a tutti i parenti delle persone che si sono sacrificate per la nostra patria, per i suoi cittadini e anche per lei.

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