Orvieto, truffe online: tre denunciati

La polizia di Stato è riuscita ad individuare i responsabili: vittime tre cittadini orvietani che avevano acquistato un computer, accessori per auto ed un carico di pellet

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Prezzi vantaggiosi in rete e acquisto, ma poi niente merce ricevuta. La polizia di Stato di Orvieto ha denunciato tre truffatori che, negli ultmi tempi, hanno raggirato altrettanti cittadini orvietani.

I raggiri

I casi hanno riguardato l’acquisto di un computer, di accessori per un’auto e un carico di pellet: le vittime, una volta resosi conto del problema, si sono rivolti al commissariato di pubblica sicurezza di Orvieto. In poco tempo gli agenti sono riusciti a raccogliere elementi utili all’identificazione e alla denuncia dei responsabili: sono tutti italiani residenti fuori Umbria, con a carico già numerose segnalazioni per reati analoghi.

I consigli

«Il fenomeno delle truffe online – le indicazioni – sembra essere aumentato negli ultimi tempi e per questo motivo la Polizia di Stato fornisce alcuni consigli utili ad aiutare i cittadini nella prevenzione di questi reati: innanzitutto quando si fanno acquisti on line bisogna verificare con attenzione le recensioni sul venditore; infatti dare la preferenza a siti certificati o negozi online ufficiali di venditori già noti perché, oltre a offrire sicurezza in termini di pagamento, sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. Inoltre bisogna diffidare dai prodotti offerti ad un prezzo molto basso; quando il prezzo ci sembra troppo conveniente è opportuno confrontarlo con quello indicato in altre offerte simili, perché se differisce di molto potrebbe trattarsi di un annuncio non veritiero; il consiglio è sempre di prediligere lo scambio a mano, ma se proprio non fosse possibile incontrarsi per via delle distanze, è bene utilizzare e richiedere metodi di pagamento sicuri e tracciabili, evitando il trasferimento di denaro o la ricarica di carte prepagate. Infine, è importante proteggere – conclude la polizia di Stato – i propri dati personali e non fornirli mai se non si è certi al 100% del venditore: data di nascita, coordinate bancarie, codice fiscale sono dati estremamente utili per i truffatori».

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