di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil dell’Umbria
Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil riconfermano l’intenzione di aprire un’importante discussione in merito al futuro delle Riforme Regionali che coinvolgono anche l’Agenzia Forestale, soprattutto dopo la grande manifestazione di Bastia Umbra del 18 maggio che ha visto tra gli altri anche la partecipazione della Presidente Catiuscia Marini, dell’Assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini e dell’Amministratore unico Giuliano Nalli.
Anche in virtù di questo, dopo l’incontro di luglio con l’assessore Cecchini, siamo in attesa di poter incontrare l’assessore regionale alle riforme Antonio Bartolini che ancora non ha fissato con le nostre sigle sindacali alcun appuntamento.
Manifestiamo preoccupazione per questo ritardo, ribadendo che vogliamo invece essere coinvolti nel processo di cambiamento che abbiamo appreso dagli organi di informazione e dagli atti di programmazione della Regione.
Attendiamo inoltre, la creazione di un Fondo di rotazione che consentirebbe all’Agenzia stessa di non andare in difficoltà mensilmente per erogare gli stipendi, pur apprezzando la soluzione temporanea adottata a luglio che ha consentito di erogare il pagamento delle quattordicesime e delle mensilità di luglio.
Occorre coraggio nel portare avanti il progetto di Riforma regionale che ha istituito l’Agenzia, consentendone il pieno funzionamento. Da quattro anni, infatti, nonostante le difficoltà, il bilancio viene chiuso per l’ennesima volta in leggero attivo, dimostrando sia la professionalità degli addetti che la capacità di programmare espressa dall’Agenzia. Darebbe una grossa mano al processo di stabilizzazione della stessa la chiusura del percorso di messa in liquidazione delle Comunità Montane, visto che tengono nei propri bilanci i Tfr dei lavoratori forestali.
Abbiamo inoltre, aperto un tavolo di discussione per il rinnovo del contratto integrativo regionale sia per gli impiegati forestali che per gli operai. Ciò dopo aver inviato, ormai da tempo, le piattaforme per le rivendicazioni sindacali. Ci sono infatti, importanti situazioni anche giuridiche aperte e da armonizzare, che attendono soluzione da oltre quattro anni e che invece troverebbero un’adeguata risposta dalla stipula del contratto stesso.
Anche per questo aspettiamo che la Regione convochi le organizzazioni sindacali per aprire un confronto sul rinnovo contrattuale, fermo ormai dal 2009.