Aggredito in centro: «Politica responsabile»

Terni, la denuncia di Stefano Spagnoli del sindacato di polizia: «La città è nelle mani di una criminalità straniera agguerrita. Scellerate scelte del Governo»

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di Stefano Spagnoli
Consap Terni – sindacato di polizia

Lo denunciamo da anni che a Terni non c’è più sicurezza. Sono anni che denunciamo che lo Stato ha perso il controllo del Paese sotto il profilo della sicurezza e Terni non fa eccezione. Lo dimostrano i fatti gravissimi accaduti negli ultimi due anni in città (Omicidi Listanti, Raggi e Moracci ed altri fatti gravissimi) e la conferma che nulla è cambiato ci viene dall’ultima aggressione subita sabato sera, in pieno centro, ancora una volta per mano straniera, da un giovane che stava rientrando a casa e che probabilmente è riuscito a scampare da conseguenze ben più gravi soltanto grazie all’intervento dei propri genitori.

Mentre la politica fa continue ‘passerelle’ annunciando patti per la sicurezza della città, Terni è sempre di più nelle mani di una criminalità straniera agguerrita, spavalda e consapevole dell’impunità che regna sovrana nel nostro Paese. Le colpe sono tante e di tanti, ma non certo delle forze dell’ordine che fanno quello che possono, ma che hanno armi spuntate. In un Paese dove vi è un flusso immigratorio incontrollato e dove capita che, ad un poliziotto, uno spacciatore straniero spezzi le dita e, dopo essere stato comunque arrestato, venga rimesso immediatamente in libertà, come avvenuto a Catanzaro, è del tutto evidente che non è più possibile garantire la sicurezza ai cittadini.

La politica ha una grave responsabilità in tutto questo, anche quelle locali, che dovrebbero ribellarsi alle scellerate scelte del Governo centrale indipendentemente dallo schieramento di appartenenza e chiedere con forza un cambio di rotta in tema di sicurezza. E’ assurdo che la polizia debba arrestare sempre le stesse persone, è assurdo che uno straniero espulso tra ricorsi e controricorsi riesca a rimanere in Italia per anni con la concreta possibilità anche di restarci per sempre stante il buonismo giudiziario che affligge il nostro Paese, è assurdo che un delinquente, straniero o italiano che sia, non rimanga in carcere dopo aver commesso un reato, è assolutamente assurdo ritenere che i reati di microcriminalità siano un male tollerabile della nostra società perché al contrario, invece, sono il punto di partenza dell’escalation criminale della malavita.

Quest’ultimo fatto di cronaca, poi, non può non essere collegato anche alla grave carenza di personale della questura e della polizia stradale di Terni che, nonostante l’encomiabile sforzo messo in campo tutti i giorni, non hanno la possibilità di avere il controllo capillare della città e delle più importanti vie di comunicazione che la toccano e qui la politica potrebbe fare molto con i propri rappresentanti, anche di rilievo nazionale, che abbiamo sul territorio, ma deve intervenire prima che accadano nuovi fatti gravi.

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