Mano pesante del giudice sportivo Emilio Battaglia contro la Ternana dopo il derby di domenica con il Perugia. ‘Multa’ complessiva per 14 mila euro, anche a causa di un’aggressione durante il rientro negli spogliatoi. Sanzioni per Sandro Pochesci, Alberto Cerri e Santiago Colombatto: squalificato il primo per espressioni ingiuriose, ammenda per i due biancorossi.
LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
L’omissione e l’aggressione «Ammenda di 10 mila euro – si legge nella nota ufficiale – alla Ternana Unicusano a titolo di responsabilità oggettiva, per avere omesso di impedire la presenza nel tunnel che adduce agli spogliatoi di un proprio collaboratore che aggrediva un calciatore della squadra avversaria causando momenti di grossa tensione». Non finisce qui.
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Tifosi e ulteriore sanzione «Ammenda di 4 mila euro alla Ternana Unicusano per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, acceso due petardi ed alcuni fumogeni nel proprio settore e lanciato quattro petardi nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lettera b) cgs, per avere la società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza».
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La squalifica di Pochesci Il tecnico romano sarà costretto – ipotizzabile un immediato ricorso della società di via della Bardesca – a saltare il confronto con Zdeněk Zeman (Pescara, sabato pomeriggio) per «avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, rivolto all’arbitro – Gianluca Aureliano della sezione di Bologna, ndr – espressioni ingiuriose». Pronto il vice Emilio Coraggio in sostituzione.
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Cerri e Colombatto puniti per ‘eccesso di difesa’ Perugia indenne dal parapiglia finale a livello di provvedimenti? Negativo, seppur in maniera decisamente più ridotta rispetto alla controparte. Perché il centrocampista argentino e la punta ricevono un’ammenda di 1000 euro per «avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, ecceduto colposamente nella difesa di un proprio compagno di squadra oggetto di una aggressione». La tensione – in ogni angolo del ‘Liberati’, tribuna stampa compresa – non è mancata.
