Agorà dell’acciaio a Terni: partecipano anche Letta e Orlando

Modalità in presenza e online per l’iniziativa nazionale del Pd che si terrà giovedì 18 novembre. Presenti anche sindacati e azienda

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‘Strategie per la siderurgia italiana’” è il titolo dell’agorà promossa e organizzata dal Partito Democratico di Terni e dal Pd dell’Umbria in programma giovedì 18 novembre. Si svolgerà in modalità mista – in presenza presso la ‘sala rossa’ dell’auditorium Gazzoli, on line su https://decidim.agorademocratiche.it/processes/italia-che-vogliamo/f/68/meetings/98 – e si svilupperà su due sessioni, una mattutina dalle ore 9 alle 13, di respiro nazionale per ospiti e per temi; una pomeridiana, dalle 15 alle 18.30, con un focus su Ast. Tra le personalità che hanno confermato la loro presenza il segretario Enrico Letta e il ministro Andrea Orlando, Antonio Misiani e Giuseppe Provenzano, Alessandra Todde e Anna Ascani, gli eurodeputati Benifei, Bonafè e Smeriglio, Errani e Latino di Articolo 1, Francesca Re David e Vittorio D’Alò di Fiom-Cgil e Fim-Cisl, rappresentanti del Pd di Taranto e Piombino, della dirigenza Ast, dei vertici locali del sindacato.

Terni, i big di politica e sindacato all’Agorà nazionale dell’acciaio

Gli obiettivi

«Proprio oggi che la giunta leghista dell’Umbria conferma la sua inerzia su un tema tanto centrale per la regione e per il Paese – sottolinea il segretario regionale Tommaso Bori – c’è bisogno di chiamare all’impegno la comunità umbra. La siderurgia rappresenta, senza ombra di dubbio, un settore strategico per l’industria italiana e per lo sviluppo del Paese, che richiama questioni prioritarie sulle politiche industriali e sulla sostenibilità, sulla transizione ecologica e sul lavoro, sulle infrastrutture e sulla qualità delle produzioni, sulla competitività e sul rilancio della manifattura. Da mesi, ormai, il Partito Democratico dell’Umbria, con la determinazione della politica intesa come incubatore di visioni e la grande ambizione di portare un contributo innovativo e costruttivo al dibattito intorno al futuro della siderurgia, ha avviato un percorso di riflessione e approfondimento, insieme a competenze e istituzioni, sindacati e lavoratori, imprenditori e associazioni. L’occasione è stata rappresentata dalla cessione della Acciai Speciali Terni, che per la nostra regione, e non solo, è un patrimonio di eccellenza e di avanguardia per modelli di produzione, per qualità, per circolarità, per sostenibilità. Ora lo sguardo si è allargato, come è giusto che sia, oltre i confini dell’Umbria, perché crediamo che solo attraverso l’elaborazione di una strategia nazionale si possa sostenere e rilanciare la competitività della siderurgia umbra insieme a quella italiana. L’obiettivo, complicato e ambizioso, è incrociare risorse e competenze proprie con gli assi di un nuovo sviluppo che ha visioni e confini larghi. Abbiamo strumenti importanti per accompagnare questo processo, a cominciare dal Pnrr e dal meccanismo europeo per una transizione giusta, e per salvaguardare le specificità dei siti in un disegno coerente sulla siderurgia nazionale. Per questo – conclude Bori – abbiamo promosso una agorà nazionale sul tema: per costruire un momento di riflessione e dibattito che coinvolga a tutti i livelli politica e istituzioni, mondo dell’impresa e del lavoro, rappresentanza sindacali e di categoria oltre alle comunità locali».

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