Alcantara, -50% in tre mesi: «Fermiamo tutta la fabbrica»

Incontro tra sindacati e ad Boragno, dal 18 maggio stop agli impianti per sette settimane. Nessuna garanzia per i contratti a termine

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Arrivano notizie niente affatto positive dall’Alcantara di Nera Montoro, dove nel primo trimestre 2020 è stato registrato un calo dei volumi del 50% a causa del crollo del mercato mondiale dell’auto. Lo ha comunicato venerdì l’amministratore delegato e presidente Andrea Boragno a segreterie territoriali e rsu di Femca, Filctem e Uiltec durante un incontro convocato per una valutazione degli andamenti produttivi. Il manager ha anche annunciato che dal 18 maggio è previsto un fermo impianti di tutta la fabbrica.

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Preoccupazione e speranze

In merito ai volumi – riferisce una nota delle rsu di stabilimento -, a detta di Boragno l’unico spiraglio di vendite proviene dal mercato asiatico. «Il presidente confida in una ripresa dei mercati – si legge nella nota – ma dipenderà tutto dall’andamento e dalla durata della pandemia». Quanto ai controlli per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori «saranno sempre svolte con continuità». Sul tema dell’innovativo prodotto Fans (solvent free) il presidente «ne ha ribadito la centralità ed ha anche garantito tutto l’impegno e la determinazione nel raggiungere l’obiettivo». Inoltre Boragno ha tenuto a precisare che «il perdurare di tale situazione non garantirà ad oggi la trasformazione dei contratti a tempo determinato, pur ribadendo l’impegno e la volontà di richiamare tutte le persone coinvolte non appena sarà possibile». Il presidente ha quindi comunicato il fermo impianti di tutta la fabbrica ed inoltre si prevede una marcia ridotta fino alla fermata estiva di agosto. Il blocco sarà di sette settimane, anche se non tutte dovrebbero essere di stop totale. I dettagli della trattativa sulla cassa integrazione sono rimandati alla giornata di martedì 12 maggio con tutta la rsu.

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