Alluvione 8 giugno: «Fondi insufficienti»

Si riaccende la polemica legata ai fatti di Acquasparta, Amelia, Avigliano Umbro e Montecastrilli. De Luca (M5S) attacca anche sulla ripartizione

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L’alluvione estivo in alcuni territori comunali del ternano ed i ristori. Si riaccende la polemica dopo i fatti dello scorso 8-9 giugno nelle aree di Acquasparta, Amelia, Avigliano Umbro e Montecastrilli: ad attaccare è il consigliere regionale M5S Thomas De Luca.

«DICHIARARE LO STATO DI EMERGENZA»

Thomas De Luca

I fondi e la ripartizione

L’esponente pentastellato evidenzia che «quando c’è da fare proclami e chiedere ristori immediati al governo la Lega è bravissima, quando sono loro a dover dare risposte agli umbri i tempi si allungano e le risposte scarseggiano. A sei mesi dall’alluvione dello scorso 8-9 giugno, la Regione Umbria ha erogato i ristori per i comuni colpiti. Una lunga attesa per chi si era sentito rassicurare su azioni immediate a tutela delle comunità colpite dal nubifragio. Ma soprattutto non è chiaro il criterio con cui i ristori sono stati ripartiti. I fondi per il comune di Acquasparta, ad esempio, ammontano ad un totale di 95.270 euro che andranno a risarcire il 95% dei danni rendicontati, compresa la messa in sicurezza e il ripristino della piscina comunale. Ad Amelia vanno 65.000 euro, pari cioè all’86% dei danni dovuti allo straripamento del fosso del Rio Grande, allagamento e movimento franoso. Al comune di Avigliano Umbro spettano invece 223.000 euro in totale, di questi 190.000 euro saranno destinati alla ricostruzione delle mura del paese, a fronte però di un danno che supera i 460.000 euro. Così la cifra destinata ad Avigliano servirà per appena il 40% dei danni provocati dall’alluvione. Percentuale di poco superiore quella destinata al comune di Montecastrilli a cui è destinato un contributo di 116.648 euro, utile a coprire il 45% dei danni. In base a quali priorità è stato deciso che i soldi stanziati, ad oggi, serviranno a risarcire il comune di Acquasparta per il 95% dei danni rendicontati e quello di Amelia per l’86% mentre Avigliano Umbro e Montecastrilli rispettivamente per il 40% e 45%?».

«FINORA SOLO PAROLE»

L’insufficienza

De Luca insiste: «Per quanto mi riguarda – aggiunge – farò di tutto perché si arrivi a dare risposte a tutte le comunità colpite dall’alluvione, a prescindere dal colore politico di chi le amministra e facendo in modo che il tema sia sempre presente all’interno del dibattito politico. Peraltro la giunta regionale in tempi non sospetti ha anche approvato la spesa di 600.000 euro per il rifacimento della facciata di palazzo Donini che, evidentemente, viene prima dei ristori per i comuni alluvionati dell’Umbria meridionale. Come Movimento 5 Stelle avevamo anche individuato le cifre per dare piena copertura economica ai danni valutati, tramite ad un emendamento al bilancio che è stato bocciato dal centrodestra. Danni che ammontano complessivamente ad almeno il doppio dei 500.000 euro erogati dalla Regione per tutti i comuni colpiti, e che da soli non basterebbero neanche a coprire i danni della sola Avigliano Umbro. Gli importi previsti dalla Regione Umbria sono del tutto insufficienti per garantire le opere necessarie per il ripristino dei luoghi, degli impianti e delle strutture devastate dal maltempo. È necessario – conclude – che nel prossimo bilancio vengano stanziate le somme mancanti e che si cominci finalmente a discutere di una nuova legge regionale che permetta di affrontare con maggiore efficacia la questione del dissesto idrogeologico. Perchè eventi di questo tipo sono sempre più ricorrenti a causa dei cambiamenti climatici».

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