Maltempo nel Ternano: «Dichiarare lo stato di emergenza»

La richiesta dopo i danni ad Avigliano Umbro. Amelia, vigili del fuoco salvano tre persone: erano finite in un torrente in piena

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Disagi in serie sui territori comunali di Avigliano Umbro, Montecastrilli e Amelia a causa del maltempo che nel tardo pomeriggio di lunedì ha flagellato l’intera zona. Numerosi gli allagamenti di strade, abitazioni, aziende e cantine. Colpita anche la zona industriale di Avigliano – vocabolo Rena – dove il fosso è esondato, creando problemi a non finire anche alle attività produttive.

VIDEO – IL SALVATAGGIO DA PARTE DEL 115 A SAMBUCETOLE

La frana

Lungo la strada provinciale che dalla frazione di Sismano conduce invece a Todi (Perugia), nei pressi del cimitero, si è verificato uno smottamento che ha coinvolto due autovetture – non si registrano feriti – ed ha portato al blocco della viabilità. Lavoro senza sosta per la Protezione civile dei comuni coinvolti, i vigili del fuoco di Terni e Amelia, la Croce rossa di Avigliano Umbro ed i carabinieri della Compagnia di Amelia. Particolarmente colpita anche la frazione di Castel dell’Aquila (Montecastrilli).

Sfollati

Ad Avigliano si segnala anche il crollo di muri di contenimento, lungo la vecchia strada del Mannello e a ridosso del centro storico in zona ‘Morrotto’. Numerose anche le piante cadute. A Sismano, si apprende, ci sono anche delle famiglie sfollate a causa delle frane che impediscono un accesso sicuro alle rispettive abitazioni: nella serata di lunedì la Prociv ha accompagnato le persone interessate a raccogliere i beni di prima necessità in vista della notte che trascorreranno presso strutture individuate dal sistema di emergenza comunale. Fortunatamente – forse unico dato confortante – non si registrano feriti. Sul piano economico, però, ci sono danni concreti per aziende, famiglie ed anche beni pubblici.

Il salvataggio ad Amelia

Salvati in tre a Sambucetole (Amelia)

Nel corso della notte fra lunedì e martedì i vigili del fuoco di Amelia sono intervenuti a Sambucetole (Amelia) per salvare tre persone che, a bordo di un’auto, erano finite in difficoltà per lo straripamento di un torrente ed i problemi causati da un vero e prorio ‘fiume’ d’acqua che scendeva da una collina. Il salvataggio è stato portato a termine con tecniche Saf fluviali: un’azione complessa, rischiosa, ma condotta nel migliore dei modi.

Ponte sommerso. Gli altri interventi

Nel corso della notte è stata chiusa la SP 91 Amelia-Sambucetole per la piena del Rio Grande: sommerso per circa un metro il ponte. In queste ore le squadre della Provincia di Terni sono in azione per ripristinare la percorribilità con la pulizia da tronchi, fanghiglia e vario materiale portato dalle acque; «altre situazioni problematiche – informa palazzo Bazzani – si sono registrate nella zona di Montecchio e di San Venanzo soprattutto per il forte temporale che vi si è abbattuto. Interventi infine anche a Fabro pur se di minore entità. Il controllo e l’eventuale intervento proseguiranno per l’intera giornata su tutta la rete stradale di competenza».

Il fronte franoso. Strada chiusa

Il fronte franoso è di circa 60 metri di lunghezza – lung0 la Sp39 Sismanese – e si trova al km 2,5 nelle vicinanze del centro abitato: il Comune ha emesso un’ordinanza di chiusura della strada fino alla completa bonifica, mentre nel contempo le squadre della Provincia di Terni stanno rimuovendo il materiale dalle carreggiate per ripristinare la normale condizione di viabilità e sicurezza. «Sempre sulla Sismanese, in altri punti, si sono verificati – l’aggiornamento di palazzo Bazzani – numerosi piccoli smottamenti di terreno, staccatisi dalle scarpate sovrastanti e favoriti dallo scorrimento abbondante delle acque meteoriche. Gli addetti alla viabilità dell’amministrazione provinciale stanno lavorando per la rimozione degli stessi, anche se la circolazione veicolare è consentita con velocità moderata».

Stato di calamità naturale

Il consigliere regionale Daniele Nicchi (Lega) esprime vicinanza «alla comunità di Avigliano Umbro. Sono permanentemente in contatto con il sindaco Luciano Conti: il paese è stato messo a dura prova dal maltempo. Sono state decine gli interventi effettuati per la messa in sicurezza e per il ripristino della
viabilità. Particolarmente colpita è stata la zona di Avigliano Umbro e la frazione di Sismano, dove si sono registrati allagamenti di attività e cantine, frane e alberi caduti. Nel centro storico è crollata una porzione di mura di contenimento di circa venti metri a ridosso di alcune case. Il comune di Avigliano ha dichiarato lo stato di calamità naturale. Un plauso va ai vigili dei fuoco che hanno salvato tre persone nella notte a Sambucetole di Amelia, dopo essere state sorprese in auto dallo straripamento di un torrente e da un fiume d’acqua che scendeva da un monte, a causa delle forti piogge».

«Dichiarare lo stato di emergenza»

Sul tema interviene anche il deputato di FI Raffaele Nevi: «È stato veramente triste lunedì sera vedere le immagini che giungevano da Avigliano Umbro, colpito fortemente dal violento nubifragio, che ha interessato più marginalmente anche alcune zone di Montecastrilli. Alcune stime infatti parlano di decine e decine di frane, la zona industriale alluvionata, danni alle attività, alle mura del paese e ai privati cittadini . Voglio mandare un messaggio di vicinanza ai tanti cittadini, di questa realtà che ben conosco, che devono purtroppo fare i conti dei danni provocati dal maltempo. Voglio inoltre ringraziare quanti, istituzioni e volontari, si sono subito adoperati per fronteggiare l’emergenza. Da parte mia assicuro la totale disponibilità alle istituzioni per il bene di questo borgo umbro. Chiederò nel frattempo alla Regione dell’Umbria di valutare la dichiarazione dello stato di emergenza». Anche il consigliere regionale del Pd Fabio Paparelli chiede l’intervento della Tesei: «Dichiarare lo stato di emergenza a seguito dei danni prodotti dalla bomba d’acqua che ha colpito lunedì i comuni di Avigliano e Montecastrilli. L’attivazione dello stato di emergenza avviene su proposta del presidente della Regione, ed è regolato da un punto di vista giuridico dal Codice della Protezione Civile. L’obiettivo – conclude – è quello di attivare le procedure per il finanziamento di interventi a favore della popolazione e del territorio, attraverso l’emanazione di provvedimenti anche in deroga all’ordinamento vigente». Stesso discorso per il pentastellato Thomas De Luca: «Esprimo solidarietà e vicinanza ai cittadini di Montecastrilli ed Avigliano Umbro duramente colpiti dal maltempo nelle ultime ore. Chiedo alla presidente della Regione Umbria di dichiarare lo stato di emergenza nei comuni interessati da frane e allagamenti per i forti temporali che si sono abbattuti lunedì pomeriggio su buona parte della regione. Assistiamo sempre più frequentemente a fenomeni atmosferici intensi e localizzati che provocano alluvioni, smottamenti e frane, causando vittime e danni. Immagini diventute ormai normalità che ci fanno pensare alla fragilità dei nostri territori. Tutto questo ci fa capire come non sia più procrastinabile un investimento massiccio per interventi mirati alla tutela e alla messa in sicurezza dei territori, attraverso politiche di mitigazione che garantiscano una migliore risposta agli eventi climatici».

Danni a colture e strutture: i racconti

 «Un primo monitoraggio racconta di campi allagati e danni a colture e strutture, con il grano – sottolinea Coldiretti – che per la forza delle precipitazioni in alcuni casi si è ‘sdraiato’, di frane e smottamenti con problemi alla viabilità». Fabio Piacenti è un imprenditore agricolo di Avigliano: «Le violente piogge hanno causato grossi allagamenti nei campi di cereali e sulle strade limitrofe all’azienda, dove la furia dell’acqua ha sommerso pure il deposito di legna e le varie attrezzature con danni per la nostra attività boschiva. Anche i ricoveri degli animali sono finiti sott’acqua, con la grandine che ha danneggiato gravemente sia il mais che il vigneto». Giancarlo Carboni è un agricoltore di Sismano: «È la prima volta in tanti anni che assisto ad una situazione del genere. Oltre a provocare diverse frane che ostruiscono le strade, le precipitazioni hanno letteralmente sommerso i nostri campi di grano, girasole e favino, dove non è ancora possibile mettere piede».

I socialisti: «Stato di calamità, la Regione ci ascolti»

Così Federico Novelli e Giuseppe Chianella del Partito Socialista della provincia di Terni: «Il nubifragio che si è abbattuto su Avigliano Umbro e zone limitrofe del comune di Montecastrilli ed in alcune zone del comune di Amelia non ha precedenti a memoria di uomo. I danni, incalcolabili, sono stati subìti da tutte le attività economiche presenti nella zona, commercianti, artigiani, agricoltori, esercizi commerciali e da semplici cittadini sulle proprie abitazioni. Danni ingenti anche alle infrastrutture stradali provinciali e comunali, il crollo di un muro nella parte sud del centro storico di Avigliano Umbro e ad un altro in zona Pian dell’Ara, muri che hanno ceduto sotto una pioggia mai vista». I Socialisti della provincia di Terni, di Avigliano Umbro, Montecastrilli ed Amelia chiedono alla presidente della Regione Donatella Tesei «di dichiarare lo stato di calamità, individuando le opportune risorse che diano un ristoro alle attività economiche già martoriate dalla vicenda coronavirus. Che ciò avvenga – afferma – con il coinvolgimento degli operatori economici attraverso i quali si possano meglio individuare gli effettivi danni subiti. Contestualmente chiediamo ai sindaci, attraverso un’azione comune, di definire un progetto di ripristino e riqualificazione dei naturali alvei dei fossi interessati. Principalmente nelle aste del fosso ‘Grande’ e del fosso ‘Valle Mulini della Rena’, alvei fluviali nei quali si sono verificati i maggiori danni e che insistono nei territori di Avigliano Umbro, Montecastrilli ed Amelia».

Vocabolo Rena

Avigliano Umbro

Sismano

Sismano

Crollo mura porta Vecchia (Avigliano)

Avigliano Umbro

Castel dell’Aquila

Castel dell’Aquila

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