Facendo seguito a quanto emerso dall’audizione promossa dalla seconda commissione dell’assemblea legislativa dell’Umbria, in relazione alla presenza di amianto negli stabilimenti produttivi della regione, con particolare riferimento alla Thyssen Krupp di Terni e alla Sgl Carbon di Narni, il vice presidente della giunta regionale e assessore al lavoro, Fabio Paparelli, ha scritto una lettera al ministro del lavoro Giuliano Poletti, per avere «chiarezza e trasparenza» in merito alle affermazioni fatte in quella sede dal capo dell’ispettorato nazionale del lavoro del Ministero.
La salute «L’assemblea legislativa dell’Umbria e nello specifico la seconda commissione consiliare, nel quadro delle attività connesse alla tutela della salute nei luoghi di lavoro, ha meritevolmente inteso avviare – scrive Paparelli al ministro Poletti – un’indagine relativa alla presenza dell’amianto negli stabilimenti produttivi. Nella seduta del 18 luglio, cui ha partecipato anche il dottor Paolo Pennesi, a capo dell’ispettorato nazionale del lavoro del suo Ministero, tali tematiche sono state affrontate con particolare riferimento alla vertenza Thyssen Krupp, che come noto ha segnato le cronache e le vicende industriali della regione e dell’intero Paese nella seconda metà del 2014».
Agevolazioni In questo contesto «il dottor Pennesi avrebbe rappresentato come disponibile un suo intervento rispetto al possibile inserimento di Terni nell’ambito delle localizzazioni da ricomprendere tra quelle che avrebbero consentito ai lavoratori di beneficiare di agevolazioni, rispetto alla maturazione dei requisiti pensionistici. Il dottor Pennesi ha anche ventilato l’ipotesi che, ad oggi, tale intervento non si sarebbe concretizzato anche a causa di una scarsa attenzione, e non sufficiente pressione, delle istituzioni locali. Tengo a precisarLe – sottolinea Paparelli – che nel corso della vertenza seguita direttamente, per il suo Ministero dall’allora sottosegretario Maria Teresa Bellanova, nulla in tal senso era stato né rappresentato né ipotizzato e tanto meno proposto dal Ministero del lavoro».
‘Piano nazionale amianto’ Nella lettera, inoltre, l’assessore evidenzia che «con riferimento al ‘Piano nazionale amianto’, solo lo scorso 5 maggio, la conferenza unificata ha deliberato l’istituzione, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, di un tavolo interistituzionale cui partecipano, oltre ai ministri interessati, i coordinatori le commissioni ambiente lavoro e salute della conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome che, tra l’altro, dovrà definire le modalità di sorveglianza sugli ex esposti, nonché ulteriori iniziative per individuare misure, interventi e programmi attuativi del suddetto piano nazionale».
«Chiarezza» A conclusione della lettera il vice presidente Fabio Paparelli chiede dunque al ministro Poletti «chiarezza e trasparenza sul tema in oggetto», informandolo che «la Regione Umbria è disponibile fin da subito ad affrontare con il suo Ministero l’applicazione di eventuali provvedimenti nazionali che possano interessare i lavoratori di Tk-Ast, di Sgl Carbon oltre che di altre imprese e siti produttivi ubicati sul territorio regionale».